COVID | Green pass e italiani all’estero, il problema resta

Senza tessera sanitaria non si può riceve il Green pass: questo perché l'Italia rilascia il certificato verde solo a chi ha la carta d’identità elettronica, lo Spid, I'app IO, Immuni, oppure la tessera sanitaria. Tutti strumenti che le persone iscritte all'Aire (Anagrafe Italiani residenti all'estero) nella maggior parte dei casi non hanno

Una babele di numeri da chiamare, mail da spedire e ore che diventano giorni spesi ad aspettare risposte. È anche questa la realtà del Green pass, affrontata quotidianamente da migliaia di italiani vaccinati all’estero con una o due dosi.

Su ItaliaChiamaItalia abbiamo affrontato il problema più volte. I vaccini – spiega ora Avvenire – sono quelli riconosciuti dall’Ema, quindi validi anche in Italia. Le certificazioni di alcuni Stati sono equivalenti al Green Pass, quindi valide. Allora dove s’inceppa il sistema?

Va distinto tra vaccinati nell’Unione Europea o meno. Se i sistemi informatici di Stato e Regioni non comunicano, meglio non va tra quelli di Paesi diversi. In Gran Bretagna l’uscita dall’Ue ha notevolmente rallentato gli scambi tra i sistemi sanitari.

Senza tessera sanitaria non si può riceve il Green pass: questo perché l’Italia rilascia il certificato verde solo a chi ha la carta d’identità elettronica, lo Spid, I’app IO, Immuni, oppure la tessera sanitaria. Tutti strumenti che le persone iscritte all’Aire (Anagrafe Italiani residenti all’estero) nella maggior parte dei casi non hanno.

Quindi? A Roma c’è chi si batte per trovare soluzione al problema. E’ il caso, per esempio, del MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero fondato dal Sen. Ricardo Merlo, il quale ha già presentato diverse interpellanze parlamentari al governo. Qualcosa si è mosso, anche se a quanto pare quando si tratta di italiani nel mondo l’attuale esecutivo non ci sente proprio tanto bene…