Colpo di Stato in Turchia contro Erdogan. Spari e scene di guerra civile sul ponte sul Bosforo. E’ quanto si vede dalle immagini trasmesse in diretta da uno dei ponti che uniscono la parte europea di Istanbul con quella asiatica. Immagini che registrano tantissime sparatorie, auto bloccate e anche persone a terra. Gli spari potrebbero essere opera dell’esercito contro gruppi di persone che tentano di attraversare il ponte.
I militari hanno annunciato di aver preso il potere, introducendo il coprifuoco e la legge marziale in tutto il Paese. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha cercato di smentire le voci di una sua imminente fuga con un collegamento in diretta Facetime con tutte le tv private, durante cui ha denunciato un tentativo "inaccettabile" di golpe e ha chiamato il popolo turco "a scendere in strada" e difendere l’ordine costituzionale del Paese: "Sconfiggeremo" i golpisti, ha detto il presidente da un luogo non precisato dove sarebbe stato messo "al sicuro" dai suoi fedeli.
Le voci di una sua fuga all’estero, probabilmente in Germania, si sono incrociate con l’annuncio dato dallo stesso capo dello Stato sull’orlo dello spodestamento, di un imminente rientro ad Ankara; fonti militari statunitensi hanno reso noto che Erdogan sarebbe invece partito in volo verso la Germania, ma Berlino gli avrebbe negato l’autorizzazione all’atterraggio.
In un comunicato, i militari che hanno rivendicato la presa del potere hanno giustificato la loro azione con la "restaurazione dell’ordine costituzionale, della democrazia, dei diritti umani e delle libertà, garantendo che la legge regni di nuovo nel Paese".
Nel comunicato diffuso dalle forze armate si precisa che "tutti gli accordi internazionali saranno mantenuti, e le buone relazioni con tutti i Paesi del mondo continueranno".
La Russia, reduce da mesi di gelo con Ankara e in particolare tra il presidente Vladimir Putin e lo stesso Erdogan, tramite il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha esortato a "evitare un bagno di sangue" in Turchia.
Sospese le trasmissioni della rete radiotelevisiva statale Trt. I militari hanno fatto incursione negli studi radiotelevisivi ad Istanbul. Nella megalopoli sul Bosforo già in serata erano stati chiusi i principali ponti, cruciali vie di comunicazione, mentre elicotteri sorvolavano il centro e nei cieli di Ankara si sono levati caccia militari. L’aeroporto Ataturk di Istanbul è stato chiuso, davanti allo scalo sono posizionati mezzi militari.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sta seguendo gli sviluppi della situazione in Turchia. Il premier è in contatto con la Farnesina e con le capitali europee.
La Farnesina invita a restare a casa. "Seguo evolversi situazione Turchia con Stato Maggiore Difesa. Unita’ di crisi Farnesina invita connazionali a restare a casa". Questo il tweet del ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti. “Siamo in costante contatto con la delegazione della Ue in Ankara e con Bruxelles dalla Mongolia. Facciamo appello alla calma e al rispetto per le istituzioni democratiche in Turchia". Così Federica Mogherini su Twitter.
Il Dipartimento di Stato attraverso Twitter ha invitato i cittadini Usa in Turchia a "rimanere al riparo" e "non tentare di raggiungere l’ambasciata o i consolati in questo momento". Turisti che si trovano in Turchia confermano che le comunicazioni verso l’esterno sono complicate: il roaming non funziona e internet è bloccato. Funziona, a stento, solo la linea telefonica turca. Intanto i militari che avevano occupato l’aeroporto Ataturk di Istanbul stanno lasciando lo scalo. A sostituirli un gruppo di civili sostenitori del golpe.
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