Boston, New York, Miami e tante altre citta’ americane potrebbero finire sott’acqua entro la fine del secolo a causa dell’innalzamento del livello del mare provocato dai cambiamenti climatici. L’allarme e’ pubblicato in evidenza dal quotidiano britannico The Guardian che riporta i risultati di uno studio della National Academy of Sciences statunitense.
Gli attuali trend d’aumento del livello degli oceani – minaccia lo studio – fanno presagire che entro il 2100 un migliaio di centri urbani Usa grandi e piccoli subira’ danni irreparabili.
"Citta’ come Fort Lauderdale, Miami Gardens, Hoboken, New Jersey – avverte uno degli autori dell’indagine, il ricercatore Benjamin Strauss – sono spacciate, hanno gia’ superato il punto di non ritorno. A causa dell’inerzia del sistema climatico, anche se tutte le emissioni di carbonio venissero spente immediatamente, non ci sarebbe piu’ tempo sufficiente per un ripristino dei livelli di temperatura precedenti che varrebbero la mancata avanzata delle acque".
L’elenco delle comunita’ minacciate e’ vasto. Riguarda direttamente le coste della Florida, ma si estende fino a una citta’ come Sacramento (sebbene non sia sul mare, risulterebbe esposta a inondazioni dal delta del fiume San Joaquin) e a Norfolk. Quest’ultima, in Virginia, e’ sede della piu’ grande base navale degli Stati Uniti: i suoi chilometri di impianti lungomare si prevede saranno inservibili addirittura entro il 2040. Non a caso il Pentagono avrebbe gia’ iniziato attivamente la pianificazione per un futuro trasferimento di questa e di altre installazioni militari e civile a causa dell’effetto serra.
































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