Da Mara Venier a Katia Ricciarelli, da Fiorello a Carlo Conti, da Massimo Lopez fino a Lino Banfi. Tanti, tantissimi colleghi ma soprattutto amici di Pippo Baudo.
È un flusso continuo l’omaggio che – dai volti noti fino al pubblico ‘normale’ – viene reso al feretro del popolare conduttore, scomparso sabato 16 agosto.
La camera ardente è stata allestita presso il Teatro delle Vittorie e resterà aperta fino alle 20 di questa sera, per poi riaprire domani mattina alle 9.
“Si è spenta la tv, personalmente si e’ spento un faro, un punto di riferimento importantissimo. E’ uno di quei personaggi che passerà nella storia e non ci lascerà mai per tutto quello che ci ha regalato. E’ stato un grande esempio per trasformare il presentatore in conduttore”. Così Carlo Conti lasciando la camera ardente allestita per Pippo Baudo.
“Non esistono eredi, Baudo non ha eredi – aggiunge -. Sarà un onore entrare nel camerino dell’Ariston che sarà intitolato a lui. L’abbiamo sempre ricordato ogni anno e figuriamoci il prossimo che sarà il primo Festival senza lui”.
Fiorello commenta così: “Per noi siciliani è stato sempre un vanto, un orgoglio, anche quando non lo conoscevo, da ragazzo. Sapere di essere siciliani come Pippo Baudo ci riempiva il cuore. Lo seguivamo più degli altri, conduceva persino il festival della canzone siciliana su Antenna Sicilia, che da noi faceva il 100% di share”.
Lino Banfi, ai microfoni di Unomattina Estate, ha raccontato: “Fino adesso scherzavamo, ‘Se ne è andato un altro big del ’36, siamo rimasti noi due’!. Ora ci sono io, sono rimasto ai tempi supplementari. Oggi gli dirò ‘ci vediamo quando sarà il momento'”.































