Adriano Celentano, sempre più guru politico e sempre meno artista, in una lettera inviata al quotidiano “La Repubblica”, si rivolge a Pier Luigi Bersani per chiedergli di stringere un patto con Beppe Grillo e i 5 Stelle: per il “molleggiato”, solo il leader del Pd può davvero fare “la mossa giusta, la mossa che chiedono i tempi di questo grande momento, gli stessi che hanno chiesto al Papa l’urgenza di una scossa per la Chiesa degli scandali mentre un meteorite si abbatteva sulla Russia”. Celentano, nella sua lunga lettera, è convinto che sia necessario “un patto” tra Bersani e il portavoce del M5S “di fronte agli italiani”. Un patto dove si dice: “Io, Pierluigi Bersani saro’ il premier che accetta tutti i punti del tuo programma che entrambi riteniamo fondamentali per il bene dell’Italia e sono pronto a discutere anche su quelli che sono in totale contrasto con il mio modo di pensare”. Sarebbe, per l’artista, “una ‘mossa’ storica che permetterebbe al Paese di approvare le riforme piu’ urgenti e incamminarsi davvero sulla via del cambiamento”.
“Il pericolo piu’ imminente dello stallo Grillo-Bersani e’ che tutto possa invecchiare di colpo, compresi i vari ‘trionfi’. Ecco perche’ la mossa auspicata per il leader del Pd “indurrebbe i grillini a chiedere al loro fondatore per quale motivo non dovrebbero accettare una proposta che non possono rifiutare”. “Sarebbe un gesto cosi’ innovativo – aggiunge Celentano -, che pur sul nascere di un eventuale disaccordo, potrebbe dar luogo a un vero e proprio dibattito democratico”.
Rivolgendosi ancora a Bersani, Adriano continua: “Quando hai presentato il piano A, hai detto che non ci sarebbe stato un piano B e francamente anch’io l’ho pensato. Quello che ti ho appena prospettato e’ certamente fuori da ogni tipo di continuità. Poichè non e’ neanche un piano C. Ma un piano Z. Poichè è esattamente dalla fine che si ricomincia”.
































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