CASO PORTA | L’USEI presenta ricorso: “Quel seggio è nostro, Fabio Porta senatore abusivo”

L’Unione Sudamericana Emigrati Italiani insiste: il seggio lasciato vacante dall'ormai ex senatore Adriano Cario spetta al primo degli eletti dell'USEI. Non al Pd, non a Fabio Porta, proclamato senatore al posto di Cario proprio nei giorni scorsi

L’USEI, attraverso i propri legali, ha presentato alla Giunta delle elezioni del Senato un reclamo con istanza di immediata trattazione, nel quale sostiene – e motiva – la tesi che fin dall’inizio ha portato avanti: il seggio lasciato vacante dall’ormai ex senatore Adriano Cario spetta al primo degli eletti dell’Unione Sudamericana Emigrati Italiani. Non al Pd, non a Fabio Porta, proclamato senatore al posto di Cario proprio nei giorni scorsi.

“Contrariamente a quanto proposto, deliberato e proclamato, il seggio resosi vacante nella circoscrizione estero, ripartizione America meridionale, andava – e va – attribuito al sig. NARDELLI FRANCISCO, in quanto secondo maggiormente votato (dopo il sen. Cario) della prima lista maggiormente votata, USEI, e non al candidato sig. PORTA FABIO, della seconda lista più votata, PD”, si legge nel reclamo.

“L’attribuzione del seggio al sig. PORTA della lista PD, disposta dalla Giunta, ha disconosciuto inammissibilmente la validità dei voti espressi in favore della lista USEI (ben 12 mila in più rispetto alla lista PD), che ha de facto annullato, in maniera oltretutto immotivata – si spiega -, operando una sorta di giudizio di indegnità dell’intera lista, del tutto infondato”.

Insomma, la posizione dell’USEI, forza politica fondata e presieduta dall’On. Eugenio Sangregorio, non cambia di un millimetro. Quel seggio appartiene a noi, insistono Sangregorio e i suoi. Proprio l’USEI nei giorni scorsi, con riferimento a Fabio Porta, spiegava perché – a suo dire – Porta rischia di diventare un “senatore abusivo”.

Intervistato da ItaliaChiamaItalia.it, il neosenatore non ha raccolto la provocazione: “Non è tempo di fare polemica, risponderò più avanti a quelle che ritengo accuse ingiustificate”, ha dichiarato al nostro giornale. Certo è che con la presentazione del reclamo da parte dell’USEI ora nemmeno lui potrà dormire sonni tranquilli.