E’ il solito ritornello: con due grandi impegni cosi’ ravvicinati, come si fa a non essere condizionati inconsciamente anche dal secondo? La risposta di Antonio Conte e’ scontata: la testa dei giocatori della Juventus deve essere rivolta solo al primo, in questo caso l’Inter. Tocca a Vucinic testimoniare come il lavoro psicologico del tecnico abbia fatto talmente effetto, da inculcare nei giocatori quasi un mantra, capace di condizionarli in automatico: ‘Lo scorso anno abbiamo fatto sempre cosi’, anche se non avevamo la Champions. Pensavamo a un impegno per volta, pure nei momenti meno facili. Altrimenti non avremmo vinto lo scudetto. Quest’anno, a maggior ragione e’ cosi’: l’allenatore ci ha trasmesso questa mentalita’. D’altronde e’ logico: non potremmo mai perdonarci di perdere una partita perche’ con la testa eravamo altrove’. Oltretutto, una vittoria a San Siro potrebbe rivelarsi decisiva per lo scudetto e l’Inter ‘e’ molto forte, basta vedere come ha giocato il ritorno contro il Tottenham e per noi sara’ come una finale’, sottolinea ancora Vucinic. Il suo partner sabato potrebbe essere Quagliarella, in forma e riposato, al contrario dei nazionali. Al sito dell’Uefa, il centravanti ha ricordato la grande emozione del gol d’esordio contro il Chelsea, ‘un gol che occupa un posto speciale nel mio cuore’. E’ pronto al tourbillon di punte cui ci ha abituati Conte: ‘Ci fa ruotare in base agli avversari e alle nostre condizioni di forma. Siamo tutti tranquilli perche’ sappiamo che cosa succede’. Non e’ escluso che l’impresa di Londra consigli Conte di presentarlo in campo a Monaco, anziche’ contro l’Inter. Sara’ invece difficile vedere in campo Anelka, sul conto del quale i media francesi hanno scritto che sarebbe pronto a rescindere il contratto, eventualita’ che lo stesso francese ha smentito poco dopo su twitter. Gli altri dubbi che il tecnico dovra’ sciogliere entro domani sono quello relativo all’esterno sinistro (Asamoah, Peluso, De Ceglie i pretendenti), quello del sostituto di Chiellini (piu’ Marrone che Peluso) e un eventuale cambio a centrocampo, dove ormai Pogba si gioca la maglia da titolare alla pari con gli altri, cioe’ Marchisio e Vidal. ‘Qui siamo tutti top player’, sottolinea ancora Vucinic parafrasando Elkann, Marotta e Conte. Certo, anche a loro puo’ capitare di prendere una ‘bambola’ come quella all’andata proprio con l’Inter, che Marchisio confessa quanto sia bruciata alla squadra. Ma in campo, oggi, piu’ che la rivalita’ storica tra i due club, ci sara’, per parte juventina, l’importanza della posta in palio.
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