La Commissione continentale America Latina del CGIE, riunita a Curitiba dal 27 al 29 novembre 2025, ha richiamato con forza la necessità di rafforzare la rappresentanza delle collettività italiane e di garantire un rapporto stabile e paritario con l’Italia, concentrandosi su tre ambiti chiave: servizi consolari, cittadinanza e promozione della lingua e della cultura italiane.
La Commissione ha espresso forte preoccupazione per gli effetti della recente riforma della cittadinanza, che ha irrigidito l’accesso e la trasmissione dello status di cittadino italiano, penalizzando molti italo-discendenti, compresi i figli dei connazionali provenienti dagli ex territori austro-ungarici e i minorenni nati all’estero, oggi limitati da scadenze e vincoli non coerenti con il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione.
Si auspica che i Parlamentari eletti all’estero lavorino a una soluzione normativa unitaria, in linea con i principi espressi dal CGIE e con le aperture del Presidente della Repubblica e del ministro Tajani.

Sul piano dei servizi consolari, la Commissione denuncia l’aumento del carico burocratico e la richiesta agli utenti di documenti già in possesso dell’Amministrazione, in contrasto con la normativa vigente. Si chiede l’uniformazione delle procedure, la valorizzazione delle buone pratiche e un reale potenziamento degli organici, oggi insufficiente nonostante le nuove assunzioni.
Viene inoltre sollecitato un piano di incentivi per rendere più attrattive le sedi latinoamericane e un intervento strutturale sulle piattaforme digitali FastIt e Prenot@mi, da rendere più intuitive e sicure, anche attraverso sistemi di doppia autenticazione per contrastare l’intermediazione illecita.
Ampio spazio è stato dedicato anche alla promozione della lingua e cultura italiane. La Commissione ha manifestato preoccupazione per gli effetti della Circolare 4, che sta scoraggiando enti gestori storici e nuove realtà a causa della complessità degli adempimenti.

La decisione di riportare le competenze alla DGIT è stata accolta positivamente, così come l’auspicio di una revisione della normativa che ampli l’accesso e valorizzi le associazioni del territorio. È stata evidenziata la necessità di investire nella formazione linguistica degli adulti italo-discendenti, oggi spesso privi di un’offerta adeguata, in linea con lo spirito originario della legge 153 del 1971.
La Commissione si è espressa a favore del regolare svolgimento delle elezioni dei Com.It.Es., chiedendo misure concrete per aumentare la partecipazione, come una campagna informativa capillare, l’anticipo dei termini per l’iscrizione agli elenchi elettorali e la possibilità di iscrizioni permanenti.

Riguardo alla riforma del CGIE, è stato segnalato che l’attuale sistema rischia di squilibrare la rappresentanza, ampliando la presenza di alcuni Paesi e cancellandone altri, pur in forte crescita. Sono stati proposti correttivi che tengano conto non solo degli iscritti AIRE, ma anche degli oriundi e dell’esistenza di comunità organizzate, valutando eventuali accorpamenti territoriali.
Infine, sono stati citati come esempi virtuosi il Museo dell’Immigrazione Italiana di Buenos Aires e il progetto ItAleano di Córdoba, che dimostrano come memoria, innovazione e promozione linguistica possano integrarsi in iniziative di grande valore per le collettività italiane dell’America Latina.































