Boris Biancheri non diceva mai che il Gattopardo era suo zio. Ma in lui, nella sua vita di ambasciatore, diplomatico e scrittore, l’eredita’ intellettuale della figura di Giuseppe Tomasi di Lampedusa fu certamente una presenza costante e sentita. Ciononostante Biancheri, uomo discreto per natura e per educazione, privilegio’ sempre l’ "Elogio del silenzio", fino a farne il titolo del suo ultimo romanzo. In questi termini e’ stata ricordata oggi a Sanremo la figura dell’ambasciatore Biancheri, in un evento organizzato nella ricorrenza del secondo anniversario della sua morte.
Nato a Roma nel 1930 "da padre ligure e madre russa", Boris Biancheri e’ morto il 19 luglio del 2011, a Roma. Riposa a Ventimiglia. Nella sua carriera diplomatica guido’, tra l’altro, le ambasciate di Tokyo, Londra e Washington prima di approdare alla presidenza dell’ANSA e della Fieg. A due anni di distanza lo hanno voluto ricordare oggi a Sanremo colleghi e amici. Tra gli altri l’ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco, Antonio Morabito, il Consigliere Diplomatico del Presidente della Repubblica, ambasciatore Stefano Stefanini, l’ambasciatore Giancarlo Aragona, presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), di cui Biancheri fu presidente per anni, il professor Fausto Pocar, presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario. Anche Giulio Anselmi, subentratogli alla presidenza di ANSA e Fieg, ha inviato un messaggio per ricordare il suo predecessore "al servizio dell’informazione italiana".
"Il senso del dovere, il senso del ruolo, la sua capacita’ di visione e senso dell’unita’ dell’azienda sono insegnamenti importanti. Ma piu’ di ogni cosa, vorrei ricordare la sua eleganza, che e’ prima di tutto un tratto dello spirito. Un’eleganza sobria, naturalmente. Quella che non a caso lo porto’ a intitolare il suo ultimo libro ‘Elogio del silenzio’, che sembra voler denunciare la sazieta’ e l’inutilita’ di tante parole". Eleganza, discrezione e sobrieta’ erano i tratti distintivi dell’intellettuale Biancheri. Lo dimostra il risvolto di copertina di uno dei suoi libri, "Il ritorno a Stomersee", uscito nel 2002 per Feltrinelli. Al lettore si presenta cosi’: "Boris Biancheri e’ nato in Italia da padre ligure e madre russa. Ha girato il mondo e ha trascorso parte della vita in Giappone, Inghilterra e Stati Uniti".
































Discussione su questo articolo