Silvio Berlusconi è giunto al Quirinale alla guida della delegazione PdL – Lega per incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Con il Cavaliere i capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato Renato Brunetta e Renato Schifani, insieme al segretario del partito Angelino Alfano e ai presidenti dei gruppi del Carroccio a Montecitorio, Giancarlo Giorgetti e a Palazzo Madama, Massimo Bitonci.
Con il capo dello Stato un’ora di colloquio, durante il quale PdL e Lega hanno chiesto un governo di coalizione per varare subito interventi incisivi di politica economica. Silvio Berlusconi ha ribadito la linea portata avanti in queste ultime ore, quella delle larghe intese.
Al termine dell’incontro, il leader del PdL ai giornalisti presenti al Colle ha spiegato: “Abbiamo esaminato i risultati delle elezioni, che presentano tre forze politiche di pari entita’. Una di queste non ha dato la propria disponibilita’ a collaborare, quindi restano in campo le forze rappresentate da noi e dal Pd. A noi spetta la responsabilita’ di dare un governo al Paese. La crisi e’ profonda e richiede interventi immediati per l’economia. Ieri c’e’ stato un piccolo spiraglio a seguito della nostra iniziativa in Europa dove Tajani ha ottenuto un piano di pagamento alle imprese per i servizi svolti nella pubblica amministrazione. Si tratta di un punto importante che puo’ avere influenza ottima nell’economia, e’ un’iniezione di liquidità”.
Per l’uomo di Arcore “c’e’ l’esigenza assoluta di un comportamento responsabile delle forze che rappresentano un terzo dell’elettorato". In ogni caso "non e’ accettabile che una sola forza" che ha un terzo dei consensi i quali "sono un 20 per cento in termini reali, possa esigere di pretendere tutto. Dopo le presidenze di Camera e Senato non e’ assolutamente pensabile che questo accada con il Presidente del Consiglio ed il Presidente della Repubblica". "Siamo a disposizione per un governo di coalizione che intervenga sull’economia", ha concluso Berlusconi (che poi ha lasciato il Quirinale senza rispondere alle domande dei cronisti), "e ci auguriamo che cio’ sia anche per le altre forze".
































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