VOTO ALL’ESTERO | Italiani nel mondo, esposto per rischio brogli in Nord e Centro America

L’esposto ipotizza che ci siano decine di migliaia di persone che risultano presenti nelle liste elettorali benché decedute

Voto all'estero, gli italiani nel mondo votano per corrispondenza
Voto all'estero, gli italiani nel mondo votano per corrispondenza

Voto all’estero a rischio brogli? Andrea Di Giuseppe, capolista per il centrodestra per la Camera in America settentrionale e centrale, ha depositato tramite il suo avvocato, Romolo Re boa, una denuncia-querela alla Procura di Roma sul rischio di brogli nella circoscrizione estera dell’America settentrionale e centrale.

In particolare – scrive Libero -, l’esposto ipotizza che “ci siano decine di migliaia di persone che risultano presenti nelle liste elettorali benché decedute”, ritendo “altamente probabile che, in loro nome, vi siano dei terzi che esercitano il diritto di voto”.

Di Giuseppe mette in rilievo il fatto che il sistema di voto per corrispondenza per gli italiani all’estero “ha una fragilità intrinseca, atteso che non garantisce che il voto sia esercitato effettivamente dall’elettore e non già dalla persona che materialmente recepisce la busta”.