Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, intervenuto ad Agorà, a proposito della candidatura di Vannacci alle Europee nella lista del Carroccio, ha detto: “Adoro la libertà per tutti. C’è un partito di sinistra che legittimamente ha scelto di candidare Ilaria Salis che si trova in carcere all’estero con accuse gravi da cui spero si possa dimostrare innocente, dicendo agli italiani: se votate noi l’Italia sarà rappresentata da questa signora in Europa. Con il generale Vannacci, ex comandante che ha combattuto l’Isis e i terroristi islamici, difeso i suoi ragazzi in Iraq, un servitore dello Stato leale, noi offriamo la possibilità agli italiani di cambiare l’Europa con un altro profilo. Io di solito non azzecco mai i pronostici calcistici, ma posso dire che sarà uno dei più votati dagli italiani, non solo della Lega ma di tutti i partiti”.
Eventuali confronti in tv in vista delle elezioni? “Sono disponibile a confrontarmi ovunque e con chiunque. Sono convinto di quello che stiamo facendo al governo e di quello che, come ministro delle Infrastrutture, sto facendo per gli italiani. Sono convinto dell’idea di Europa che ha la Lega. Spiace che non ci possano essere confronti fra tutti”.
La prossima settimana il dl sulla casa sarà in Consiglio dei ministri? “Sì, l’obiettivo è arrivare a questa grande opera di sburocratizzazione, liberare le case degli italiani da questa burocrazia a partire dalla settimana prossima”, dice il Matteo padano.
Il decreto “non è un condono”, puntualizza il leader della Lega. “La maggioranza delle case degli italiani ha piccoli problemi interni: il bagnetto, la finestra, la veranda, il soppalco, la tenda. Milioni di case di italiani sono bloccate della burocrazia, il nostro obiettivo è sanare queste piccole irregolarità interne. Se uno si è fatto la villa con piscina o con due piani in più la risposta è l’abbattimento, ma se uno ha 8 metri quadri di cameretta fatta dal nonno 30 anni fa è giusto che possa andare in Comune, pagare e tornare proprietario serenamente del suo immobile”.
A proposito della precettazione nei confronti delle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero del trasporto ferroviario tra domenica 19 e lunedì 20 maggio: “Il diritto allo sciopero è sacrosanto, però devono essere garantiti i diritti essenziali e le fasce protette, perché lo sciopero non deve fermare un intero Paese. Domenica oltretutto c’è il gran premio di Formula 1 di Imola, che per l’Emilia Romagna e per tutta Italia significa lavoro e turismo: non garantire alle persone di arrivare in sicurezza a Imola, visto anche il maltempo che c’è stato, è qualcosa che come ministro dei Trasporti non potevo tollerare. Lo sciopero è semplicemente posticipato, nessuno cancella nulla”.
Il progetto del Ponte di Messina va avanti nonostante le proteste di chi rischia l’esproprio? “Assolutamente sì, quando c’è un’opera pubblica, quando si allargano le autostrade è chiaro che bisogna chiedere ai cittadini, indennizzandoli, di mettersi a disposizione per la pubblica autorità. Famiglie come queste verranno assolutamente indennizzate una volta che il progetto sarà approvato in via definitiva. Dopo circa un secolo di chiacchiere l’obiettivo è aprire i cantieri di un’opera pubblica che cambierà la vita a milioni di italiani”.
Sul caso Liguria: “Conosco Giovanni Toti da anni come persona onesta, corretta, che ha fatto fare un salto in avanti incredibile alla Liguria in questi anni. Penso alla Liguria che dopo il crollo del Ponte Morandi si è rialzata in piedi ricostruendolo in tempi record, derogando da tutta la burocrazia. Quello è il modello Genova e il modello Liguria e spero che nessuno usi le inchieste per fermare l’Italia”.