“Per quanto riguarda i detenuti italiani in Venezuela noi siamo sempre al lavoro, sollecitando la liberazione dei prigionieri politici, perché sono prigionieri politici tutti gli italiani, a cominciare da Alberto Trentini”.
A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a quasi un anno dall’arresto – il 15 novembre 2004 – del cooperante italiano, a margine del Tavolo inter-istituzionale di coordinamento anticorruzione internazionale presso la Scuola Superiore della Polizia di Stato di Roma.
“Non sono prigionieri perché sono pericolosi criminali, trafficanti di armi o di droga; c’è sempre una scusa, ma sono detenuti illegalmente”, ha osservato.
“Noi stiamo profondendo tutti gli sforzi possibili per cercare di ottenere la liberazione di Trentini e di tutti gli altri connazionali detenuti.
Due sono stati liberati un mese e mezzo fa, speriamo di raggiungere l’obiettivo in tempi rapidi, vedete quale è la situazione che coinvolge il Venezuela, anche a livello internazionale, quindi c’è una tensione crescente.
Noi faremo e facciamo tutto ciò che è possibile per permettere la liberazione di questi nostri connazionali”.






























