Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, annuncia un decreto per alzare il salario orario minimo dei lavoratori federali da 7,25 a 10,10 dollari l’ora. Il provvedimento, che inizialmente riguarderà solo i nuovi contratti, arriva alla vigilia del discorso sullo stato dell’Unione, l’importante appuntamento annuale in cui la Casa Bianca presenta il proprio programma per l’anno appena cominciato.
Obama e i democratici, nel 2014, intendono premere sull’acceleratore delle riforme dopo che la popolarità del presidente, stando a un sondaggio del Washington Post, è scesa al 46 per cento dal 55 per cento nel periodo intercorso dal rinnovo del Parlamento allo scorso novembre. Così, ecco il tentativo da parte dell’autorità presidenziale di puntare a decreti su infrastrutture, programmi di riqualificazione dei lavoratori, iniziative sul cambiamento climatico e istruzione. A quanto si apprende, il piano che presenterà Obama – e che troverà la ferma opposizione dei repubblicani – sarà incentrato sulle "disparità economiche" tra ricchi e poveri.
Altro tema affrontato, la questione dei diritti dei lavoratori: si cercherà in questo campo di eliminare la discriminazione nelle assunzioni dei disoccupati di lungo periodo attraverso un patto con alcune grandi imprese, tra cui AT&T, Procter & Gamble, Bank of America, Siemens e Deloitte. Ma ciò che più farà discutere oltreoceano è sicuramente l’intenzione di imporre una svolta sui nuovi contratto degli impiegati federali con l’introduzione di un salario minimo più alto. Un cambiamento che, negli obiettivi dell’amministrazione obamiana, dovrebbe aumentare il morale dei lavoratori (e con esso il consenso verso il presidente), ridurre il turnover e incrementare al tempo stesso la produttività. Va ricordato che dal 1938, anno in cui fu istituito, il salario minimo a stelle e strisce è stato aumentato per 22 volte, eroso di volta in volta da diversi periodi di alta inflazione. Per questo Obama chiederà al Congresso di introdurre una sorta di "scala mobile", indicizzando il salario orario all’inflazione e adeguando anche i contratti esistenti al reale costo della vita. "Indicizzare i salari – sostengono da Washinghton – consentirà di evitare un nuovo calo del loro valore reale".
































Discussione su questo articolo