L’uragano Melissa continua a seminare distruzione nei Caraibi e nelle Bahamas, dove forti venti e piogge torrenziali stanno devastando l’arcipelago.
Il bilancio delle vittime è salito ad almeno 34 morti tra Giamaica, Haiti, Cuba e Repubblica Dominicana, mentre l’uragano si dirige ora verso le Bermuda.
Secondo il National Hurricane Center (NHC) degli Stati Uniti, Melissa – inizialmente una tempesta di categoria 5, ora declassata a categoria 2 – mantiene venti sostenuti fino a 165 chilometri orari e si muove verso nord-nordest a una velocità di circa 33 km/h.
Alle 8:00 ora locale (le 13:00 in Italia), il centro del ciclone si trovava a circa 980 chilometri a sud-ovest delle Bermuda e 475 a nord-est delle Bahamas centrali.
Le autorità di Haiti hanno confermato 25 vittime, tra cui diversi bambini, mentre in Giamaica si contano otto morti e nella Repubblica Dominicana una persona deceduta. Cuba non ha segnalato decessi, ma ha subito danni estesi e diffuse interruzioni di corrente.
GIAMAICA DEVASTATA
Il primo ministro giamaicano Andrew Holness ha parlato di una situazione di “devastazione totale” sull’isola, con famiglie isolate, tetti scoperchiati e intere zone senza elettricità.
A L’Avana, il presidente Miguel Díaz-Canel ha descritto il passaggio di Melissa come “una notte molto complessa, con danni significativi”, assicurando che le operazioni di soccorso e recupero inizieranno appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno.
ONDE DI TEMPESTA
Nel frattempo, onde di tempesta e forti correnti di risacca continueranno a interessare Haiti, Cuba, le Bahamas e le Isole Turks e Caicos per tutta la giornata, estendendosi fino alle Bermuda nelle prossime ore.
Sull’arcipelago atlantico si attendono raffiche da uragano nella notte, con piogge fino a 2,5 centimetri di accumulo, mentre nelle Bahamas sudorientali gli accumuli potrebbero raggiungere i 25 centimetri e in alcune aree di Haiti e Repubblica Dominicana fino a un metro di pioggia.
Le autorità locali e i centri di soccorso internazionali restano in massima allerta, mentre il passaggio di Melissa continua a rappresentare una minaccia grave e diffusa per i Caraibi e l’Atlantico occidentale.































