Il governo non si riesce a fare. Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, va dietro al Movimento 5 Stelle che rifiuta ogni dialogo e dai cui riceve pure insulti. Il Popolo della Libertà chiede responsabilità. Ora, il Partito Democratico non è responsabile perché, in nome dell’anti-berlusconismo e dell’egoismo di partito, rifiuta il dialogo con il centrodestra. Il Movimento 5 Stelle (o meglio Beppe Grillo) è altrettanto irresponsabile poiché si mette contro tutti e tutto e tiene paralizzato il nostro Paese. Credo che la cosa più responsabile sia concedere al Partito Democratico (che non ha vinto ma è arrivato primo, se pur con molti voti contestati nel Lazio) il tentativo di fare un governo. Il centrodestra non lo dovrebbe sfiduciare a condizione che Bersani tolga dai suoi punti programmatici i provvedimenti "contra personam", come la legge sul conflitto d’interessi, non ricorra sempre alla fiducia (ma accetti il dibattito in Parlamento) e che accetti alcune delle proposte del centrodestra, come la riforma della giustizia, il federalismo e l’abolizione dell’IMU. Sarebbe una sorta di patto. Credo che questa sia l’unica soluzione per uscire dall’impasse. Non sarebbe una nuova grande coalizione. Abbiamo già avuto l’esperienza (con il governo di Mario Monti) ed è stata disastrosa e l’antipolitica l’ha fatta da padrona. Il centrodestra non entrerebbe nella compagine di governo, ma farebbe un’opposizione responsabile ma ferma. Se Bersani dovesse fare la legge sul conflitto d’interessi, se non dovesse ascoltare le proposte del centrodestra o se dovesse fare sempre ricorso alla fiducia, il centrodestra avrebbe il dovere di sfiduciarlo. Il Movimento 5 Stelle potrebbe essere così limitato. Certo, difficilmente Bersani accetterebbe di togliere la legge sul conflitto d’interesse (che considera un suo cavallo di battaglia) o le proposte del centrodestra. Allora, la cosa potrebbe farsi veramente seria.
I mercati ci guardano con preoccupazione, tanto che l’agenzia di rating FITCH ha declassato il nostro Paese da A- a BBB+. Il nostro Paese ha problemi molto gravi, come una disoccupazione giovanile astronomica (il 38% dei giovani tra 18 e 25 è disoccupato), una disoccupazione totale elevata (l’11% degli italiani è disoccupato), le aziende chiudono e non si fanno le infrastrutture. Le famiglie soffrono e hanno perso potere d’acquisto. Inoltre, non si riesce a fare impresa, per le troppe tasse, la troppa burocrazia, il costo elevato dell’energia elettrica e la mancanza di infrastrutture adeguate.
Questo è un panorama inquietante. Possiamo capire che il conflitto di interessi non interessi alla gente. Eventuali elezioni (qualora non si trovasse la quadra in Parlamento) potrebbero dare spazio ai populisti. Il futuro potrebbe essere oscuro.
































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