Emma Marcegaglia lancia l’ennesimo avvertimento al governo. Lo fa da Capri, dove si svolge in queste ore il convegno dei giovani industriali: "Chiediamo che il decreto sviluppo venga varato nel piu’ breve tempo possibile, che abbia all’interno riforme serie e non piccole cose. Da quello che sappiamo fino ad oggi, le cose di cui si parla sono deludenti". "Chiediamo di non fare piccole cose – aggiunge la leader di Confindustria – e di avere il coraggio di fare grandi riforme e di non farsi condizionare da problemi elettoralistici". "Se noi facessimo un buon decreto sviluppo sono convinta che l’Italia potrebbe riprendere una certa credibilita’ e ritornare sul processo di crescita. Il tempo e’ scaduto, ora bisogna decidere".
Il presidente degli industriali chiarisce: Confindustria è un’istituzione "indipendente, autonoma e credibile". "Diciamo le cose con chiarezza quando bisogna dirle. Non stiamo fermi nè colludiamo col Governo. Continuiamo a fare il nostro mestiere. E’ evidente che chi è debole ha interesse a presentare le presunte debolezze di tutti. Noi siamo un soggetto serio e credibile, che ha capacità di proposta".
Dirigendosi ai giovani presenti in platea: "Non dobbiamo rassegnarci, dobbiamo continuare a combattere e fare ancora di piu’ per alimentare la fiducia, costruire la speranza e un’Italia migliore". E scatta un lungo applauso. Marcegaglia indica "tre cose da fare: continuare a fare bene gli imprenditori, credere nell’associazionismo e rivendicare il diritto di lavorare per il Paese". E poi "continueremo a chiedere una politica per il Sud. E’ inaccettabile che perderemo tra 7 e 9 miliardi di euro di fondi strutturali perche’ non abbiamo saputo spenderli".
Aprendo il suo intervento, Emma Marcegaglia saluta il ministro dell’Interno Roberto Maroni, seduto in platea: "Saluto il ministro dell’Interno Maroni e apprezziamo la sua disponibilita’ cosi’ come quella di altri politici che sono qui, sono venuti ad ascoltarci". Maroni ricambia e condivide con Emma la necessità di "fare rapidamente il provvedimento sullo sviluppo, perche’ il governo ha fatto tanto per tenere saldi i conti e adesso bisogna puntare sulla crescita".
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