"Il lungo percorso della ‘destra’ francese è reale e non virtuale: oltre la sinistra che ulula contro Marine e Marion Le Pen, parte la rincorsa per l’Eliseo, In Italia ci si accontenta di Beppe Grillo, che odia tutti e ama se stesso. Di là, il contegno della leader del Front National di fronte alla tragedia di Parigi, di qua giustificazionisti in azione fra i 5Stelle". Lo scrive in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.
"Per la Lega si presenta una grande opportunità: chi a destra storce il naso dimentica che la rivoluzione di Marine ha capovolto schemi e per questo è trasversale. La partita di oggi – prosegue – non è tra destra e sinistra, ma tra popolo e palazzo. Chi si rivolge a Salvini con gli schemi di 10 anni fa non capisce il cambiamento che lo stesso Matteo deve afferrare aprendo a un movimento che abbia autentica dimensione nazionale, sopportando anche qualche schiamazzo dal confine. Se la Le Pen ha rotto col padre, potrà Salvini mettere sull’attenti qualche suo improvvido seguace che si ostina a non comprendere che oggi la battaglia è contro Bruxelles e non più contro Roma. ‘Lo stesso successo’, ha augurato la Le Pen a Salvini".
"Per raggiungerlo – aggiunge Storace su Il Giornale d’Italia – il leader leghista deve osare ancora di più. Tanto per il leghismo prima maniera che all’alleanza consunta con Berlusconi, padre nobile ma non più protagonista del futuro. Alle amministrative la Le Pen vince senza alleanze. Ragioni anche la Lega, ad esempio sulla battaglia per il Campidoglio: è il popolo che va conquistato. Si può candidare a destra gente pulita. Che si schiera e torna in campo senza disertare le urne se vede chi dice basta ai vertici di palazzo, che non vuole più saperne di moderatini smidollati. Con il 15% nei sondaggi, Salvini conta già quasi 4 milioni di voti. Ne servono altrettanti. Non è impossibile se lancia la grande offensiva nazionale. Se si ferma sul Po, non serve. Se osa – conclude – ne arriveranno molti altri di più".
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