Sei italiani su dieci ritengono che sia giusto che Silvio Berlusconi decada da senatore; di parere diverso è circa un terzo dei cittadini. È il dato che emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo (LA7) alla vigilia del primo voto della Giunta del Senato.
A dichiararsi favorevoli alla decadenza dell’ex Premier da Palazzo Madama è oltre il 90% degli elettori di PD e M5S. Ritiene giusta l’applicazione della legge Severino, dopo la condanna in terzo grado, appena l’8% degli elettori del Popolo della Libertà. Meno netta appare l’opinione degli italiani sul futuro politico del fondatore di Forza Italia e del PDL: se il 54% considera opportuno un ritiro dalla vita politica, il 37% dei cittadini ritiene invece che Berlusconi, pur decadendo da senatore, debba mantenere comunque la leadership del suo partito.
Il dibattito degli ultimi giorni ha toccato i possibili riflessi della decisione della Giunta sulla tenuta della maggioranza: secondo il sondaggio Demopolis per il programma condotto su LA7 da Lilli Gruber, il 59% di quanti hanno votato il PDL alle ultime elezioni ritiene opportuno che il partito mantenga l’appoggio al Governo Letta; il 34% vorrebbe invece togliere la fiducia con le dimissioni dei ministri dall’Esecutivo per puntare a nuove elezioni. "L’ipotesi di un ritorno alle urne – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – non sembra però appassionare gli italiani: pur amando poco le larghe intese, il 58% degli elettori non ritiene oggi utili le elezioni anticipate. Appena il 15% vorrebbe tornare subito al voto, mentre poco più di un quarto degli intervistati prende l’ipotesi in considerazione, ma solo dopo aver cambiato la Legge elettorale. A chiedere il cambiamento del Porcellum è l’83%% degli italiani: una maggioranza netta e politicament e trasversale che vorrebbe da tempo riappropriarsi della possibilità di scegliere i propri parlamentari. L’opinione pubblica – conclude Pietro Vento – appare fra l’altro convinta che potrebbe ripetersi, con questa legge elettorale, un risultato similare a quello registrato a fine febbraio, con una conseguente ingovernabilità del Paese". Una possibilità molto concreta, che appare confermata dal Barometro Politico di settembre dell’Istituto Demopolis: se si tornasse alle urne, con una affluenza in ulteriore calo, Centro Sinistra e Centro Destra rimarrebbero oggi sotto gli 11 milioni di voti, con uno scarto tra le due coalizioni inferiore ai 100 mila voti.
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