Sempre più giovani italiani si trasferiscono all’estero, in Italia stipendi troppo bassi

Sono 5.183, secondo l'Istat, i trevigiani dai 18 ai 39 anni che si sono cancellati dall'anagrafe per emigrare in un Paese straniero nel periodo compreso tra il 2010 e il 2019

Sempre più giovani italiani decidono di trasferirsi all’estero. “Siamo un Paese poco competitivo” ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, Mario Pozza, parlando con La Tribuna di Treviso.

In dieci anni abbiamo perso cinquemila talenti. Una media di 500 giovani che ogni anno lasciano la provincia di Treviso per trasferirsi e lavorare oltre confine. È questo il dato più aggiornato dell’Istat sul fenomeno denunciato dagli imprenditori trevigiani nel grido d’allarme dei giorni scorsi, a proposito della carenza di manodopera qualificata e della necessità di importarla dall’estero, visto che i talenti locali preferiscono, spesso, mettere le loro competenze al servizio di società straniere.

Sono 5.183, secondo l’Istat, i trevigiani dai 18 ai 39 anni che si sono cancellati dall’anagrafe per emigrare in un Paese straniero nel periodo compreso tra il 2010 e il 2019. Un’indagine che nel 2020 si è incagliata tra le sabbie mobili del Covid, che di fatto hanno congelato qualsiasi spostamento, con effetti anche sull’anno appena trascorso. Per gli imprenditori, come detto, gli stipendi più alti all’estero non sono l’unica motivazione.

Sui salari, in particolare, è intervenuto anche il gruppo sindacale Skatenati Electrolux, denunciando come siano proprio gli stipendi bassi a far “fuggire” i neolaureati.