Trentaduenne, bolognese, Mattia Santori si definisce apartitico ma non apolitico, e soprattutto conferma la validità del progetto delle “Sardine”, nate per non essere cucinate ma – questo è il nuovo corso – per fermare populismi e sovranismi. Come faccia una massa di pesci aggregati dal moto del mare a farlo, non è dato saperlo.
Santori stesso, balzato alle cronache grazie alla fluidità dell’appeal e alla malleabilità dei giornali che rendono “importante” qualsiasi frivolezza ormai, ha replicato a Salvini che specificava come non avessero contenuti: “Secondo me, senza idee riuscire a riempire le piazze che stiamo riempendo noi non è possibile. Questa piazza ha un contenuto che non è esplicitato, ma è implicito nelle persone che vengono. Questa è la più grande risposta al populismo di destra, riempire di contenuti il cervello per non riempire di contenuti falsi la pancia”.
Una supercazzola degna di nota. Che cosa significa esattamente? Che vuol dire che il contenuto delle loro manifestazioni non è esplicito, ma lo possiamo trovare dentro le persone? Una specie di karma interiore? Una coscienza che si sveglia senza avere nessuna meta, missione, visione, obiettivo? Sembra la versione esoterica del “tutti contro uno”.
A chi chiede lumi su questa ondata di successo, il leader delle Sardine ribatte ancora: “Secondo la mia analisi sociologica ‘da bar’ penso che Berlusconi abbia scoperto la tv, Grillo ha scoperto Internet, Salvini Facebook e noi abbiamo riscoperto le piazze, ed era forse l’antidoto migliore davanti a uno strumento che sembrava inespugnabile come il web e come i social network”.
Anche questa versione è risibile, visto che Salvini le piazze le riempie, eccome! È l’unico in realtà a smuovere migliaia di persone in qualsiasi luogo faccia tappa, e la Lega è primo partito in Italia senza nessuna concorrenza oggi nemmeno lontanamente preoccupante.
La verità? È soltanto nato un nuovo brand di sinistra, di moda, senza troppe pretese e senza strutture particolari. Anzi, le Sardine sono la dimostrazione lampante del segno dei tempi moderni. Chiunque può fare qualsiasi cosa senza filtri, nel bene e nel male. Abbiamo fame di eroi, anche in padella.