L’Ambasciatore Arturo Olivieri ha concluso il suo mandato a Santo Domingo, Repubblica Dominicana, dopo oltre tre anni e mezzo. Ricky Filosa, Coordinatore del Movimento Associativo Italiani all’Estero in Centro America, ha scritto al diplomatico una lettera in cui lo ringrazia per il lavoro svolto e gli augura buon rientro in Italia.
Fra le altre cose, nella lettera Filosa scrive: “Desidero ringraziare lei, ambasciatore, e il dott. Olindo D’Agostino, in particolare per avere trasmesso al ministero degli Esteri, con parere positivo, la richiesta di un consolato onorario a Las Terrenas, dietro iniziativa del MAIE RD. E’ qualcosa di grande importanza per la comunità italiana ivi residente e ci auguriamo davvero che quel consolato onorario si possa ottenere”.
“Vorrei dirle anche – prosegue Filosa – che capisco molto bene quando lei, in una recente intervista, parla di ‘individualismo’ in relazione alla psicologia dell’italiano residente nei Caraibi. Anche come MAIE ce ne rendiamo conto. Tuttavia, mi piace comunicarle che – proprio come Movimento – stiamo riscontrando all’interno della comunità una sempre maggiore voglia di partecipare, di essere uniti, nella difesa dell’italianità e degli interessi della comunità italiana. Come MAIE ci sforziamo di comunicare ai connazionali la necessità di fare gruppo, perché in questo modo è più facile fare ascoltare la nostra voce alle istituzioni, sia italiane che locali”.
E a proposito di comunicazione, l’esponente del MAIE – nella lettera a Olivieri – osserva: “lei parla in una sua recente intervista della necessità di una ‘rete informatica’. Ebbene, il MAIE Centro America da tempo lavora con il proprio organo ufficiale, ‘Azzurro Caribe’ (unica iniziativa del genere a livello globale – il MAIE è presente in tutto il mondo), che viene distribuito sia come file pdf, attraverso mailing list contenenti centinaia di indirizzi email di italiani residenti in Repubblica Dominicana e in Centro America, sia sul territorio”.
“Insomma, a Santo Domingo e in Centro America il MAIE c’è. Continueremo nell’impegno, con costanza, perché crediamo fortemente che la comunità debba essere motivata e ‘coccolata’: saranno poi gli stessi connazionali a rispondere in maniera positiva. Perché oltre agli italiani fortemente ‘individualisti’, ce ne sono tanti, tanti altri che invece desiderano con forza essere presi in considerazione, non attendono altro che essere guidati e presi per mano, coinvolti in un progetto che metta al primo posto i valori dell’italianità – dal made in Italy, alla difesa della ristorazione italiana doc, alla promozione della lingua e della cultura italiana – e gli interessi/i bisogni propri della comunità stessa. Dunque, lasciamo pure al loro destino gli ‘individualisti’ e puntiamo su chi ha voglia di fare e di mettersi in gioco”.
“Mi auguro – conclude Ricky Filosa -, e ci auguriamo come MAIE Centro America, di poter proseguire questo percorso di costruzione di un progetto che riteniamo valido, che sicuramente è ambizioso e coraggioso. Un caro saluto, Ambasciatore Olivieri, e buon rientro in Italia”.
































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