Matteo Salvini, leader della Lega, a margine di una conferenza stampa al Parlamento europeo insieme a Marco Zanni, presidente del gruppo sovranista Identità e Democrazia (Id), ha fatto sapere che presto si vedrà con Silvio Berlusconi, possibilmente “già questa settimana”.
L’incontro è in vista delle elezioni regionali, ci sarà da “definire candidati, squadre, programmi, per la Calabria e l’Emilia Romagna che votano a fine gennaio”, spiega Salvini, quindi aggiunge: “Poi ci sono anche Veneto, Liguria, Marche, Toscana Campania e Puglia”.
“Nella grande maggioranza di queste regioni – ha ricordato Salvini – ci sono amministrazioni uscenti di centrosinistra che hanno fatto disastri e quindi vogliamo farci trovare preparati. Certo, sarebbe il massimo andare a votare per regionali e per le politiche insieme nella prossima primavera“.
In Emilia Romagna la vittoria è possibile, secondo il Matteo padano: “Sento tanta voglia di cambiamento”. E poi “sono elezioni regionali che si occupano di quello di cui si occupano le regioni: sanità, infrastrutture, agricoltura, case popolari, sostegno alle imprese”, ma “sicuramente una vittoria della Lega e del centrodestra in Emilia Romagna, che penso ci sarà, qualche campanello d’allarme a Roma e dintorni immagino lo farà suonare”.
‘SUPERABILI DIFFERENZE TRA SOVRANISTI, STIAMO TESSENDO’
“Per me problemi insormontabili non ce ne sono: di irrimediabile c’è solo la morte”. Tra i partiti nazionalisti o sovranisti “ci sono differenze, che però possono essere superate in nome del bene comune”. Così Salvini rispondendo a Bruxelles in merito al fatto che per il Pis polacco, che sta nel gruppo Ecr (la Lega sta in Id), l’alleanza del Carroccio con il Rassemblement National di Marine Le Pen costituisce un problema insormontabile, per via dei rapporti del partito francese con la Russia di Vladimir Putin.
“Dialogo con tutti e incontro tutti, anche in maniera riservata. Ho incontrato ministri di alcuni Paesi europei nelle ultime settimane: stiamo tessendo. Se ci saranno altri passi lo vedremo nelle prossime settimane”. Quindi l’alleanza con Marine Le Pen non si rompe? “No, assolutamente”, risponde.
DRAGHI AL QUIRINALE? PERCHE’ NO?
“Draghi presidente della Repubblica? Why not? Non avremmo controindicazioni”.