Rifugiati e poveri della terra: Angelina Jolie, la diva di Hollywood tornata alla ribalta per aver optato per una doppia mastectomia preventiva, non e’ solo una delle donne piu’ belle e ammirate del mondo. Da oltre un decennio la Lara Croft del cinema e’ uno degli ‘angeli custodi’ dell’Onu, paladina di chi soffre e soprattutto dei profughi di tutte le guerre. Il suo star power al servizio delle ‘emergenze dimenticate’.
Tutto e’ cominciato nel 2011 in Cambogia, sul set di Tomb Raider. La diva aveva interpellato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e cominciato a girare i punti caldi delle grandi crisi umanitarie: dalla Sierra Leone alla Tanzania al Pakistan. Nel 2001 la Jolie e’ stata nominata ambasciatrice di buona volonta’ dell’Onu al quartier generale dell’agenzia a Ginevra, l’anno scorso, grazie al suo forte impegno, inviata speciale dell’alto commissario Antonio Guterres.
Dal 2007 anche membro del Council of Foreign relations, l’esclusivo think tank di New York di cui fanno parte Henry Kissinger e Colin Powell, Angelina ha viaggiato in oltre 30 paesi del mondo, spesso con il compagno Brad Pitt: ‘Il mio obiettivo e’ far conoscere le sofferenze di queste persone. Dovrebbero essere elogiati per quello a cui sono sopravvissuti, non disprezzati o abbandonati’.
Sono proprio le crisi da cui si sono allontanati i riflettori dei media quelle su cui la Jolie vuole portare l’attenzione, spesso in aree di guerra: nel 2004 e’ stata nel Darfur, l’anno dopo con Brad per vedere l’impatto del terremoto nel Kashmir, in Ciad nel 2007 in piena guerra civile, in Iraq durante la seconda guerra del Golfo nel 2007 e 2009, due volte in Afghanistan e in Libia durante la rivoluzione del 2011.
































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