Ottant’anni fa. Mercoledì 15 marzo 1939. Nottetempo, a Berlino, Adolf Hitler comunica al presidente cecoslovacco Emil Hácha, appositamente convocato presso la Cancelleria del Reich, l’imminente occupazione della Cecoslovacchia (cioè di Boemia e Moravia, poiché la Slovacchia si è dichiarata indipendente il giorno precedente) da parte delle truppe tedesche già presenti ai confini, offrendogli la possibilità di scegliere tra un’occupazione mite, in caso di immediata capitolazione cecoslovacca, e un’occupazione violenta, in caso di resistenza.
Colto da malore alla prospettiva di possibili bombardamenti aerei su Praga, appena ripresosi Hácha contatta i vertici militari cecoslovacchi dando ordine di capitolare. Poco dopo, le truppe tedesche occupano il Paese, in aperta violazione degli accordi stipulati a Monaco di Baviera il 30 settembre precedente.