Matteo Renzi è stato fortemente contestato durante il suo intervento all’auditorium della Conciliazione a Roma, in occasione dell’assemblea generale di Confcommercio. Fischi e grida contro il premier: “Capisco, è una valutazione che rispetto”, ha detto Renzi dal pulpito.
Il segretario Pd è stato fischiato con forza in particolare quando ha parlato dei famosi 80 euro mensili per i meno abbienti. "Una misura di giustizia sociale, lo rivendico con forza – ha scandito Renzi dal palco, ribattendo ai fischi – e non mi farete cambiare idea, è stato il primo atto e il più simbolico", sul quale, ha ricordato lo stesso premier, dentro a Confcommercio le critiche non sono nuove.
E’ seguito poi un battibecco tra qualcuno che dalla platea criticava il premier sul suo stipendio, cui Renzi ha risposto ricordando che tra i primi atti del suo Governo c’è stato anche "il tetto dei 240mila euro: attenzione a perdere la memoria!".
Più tardi, Renzi posta su Facebook un commento a quanto accaduto: “Ci sono state polemiche e contestazioni sugli 80 euro e sui costi della politica. E non mi sono tirato indietro rivendicando le nostre scelte: per me aver restituito dieci miliardi di euro a dieci milioni di italiani che non arrivano a 1.500 euro e’ una misura di giustizia sociale sacrosanta. Chi vuole incidere sui costi della politica avra’ nel referendum di ottobre l’occasione di dire la sua".
Nel merito, aggiunge il premier, "ho sfidato le associazioni di categoria e Confcommercio a darci una mano per restituire fiducia ai consumatori e ai cittadini. L’Italia ha tanti talenti da giocare, non sprechiamoli nella rassegnazione. Vi confesso che gli abbracci finali anche da chi in partenza contestava mi hanno fatto piacere. Viva l’Italia che ogni giorno ci prova, che non si lamenta, che si mette in gioco".
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