Nel suo discorso in occasione delle celebrazioni del Primo maggio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato: si tratta di una festa “della Repubblica e della Costituzione, che indica nel lavoro un fondamento di civilta’, condizione di autentica liberta’ personale, di autonomia delle persone nella costruzione del proprio destino”.
Secondo l’inquilino del Quirinale “la nostra Carta costituzionale riconosce il lavoro come bene sociale e pone alle istituzioni, a tutti i livelli, di compiere ogni sforzo per ampliare le opportunita’ occupazionali, per rimuovere le cause degli squilibri tra territori, per accrescere le conoscenze, le competenze, gli investimenti necessari a uno sviluppo sostenibile. Si tratta di un dovere pubblico a cui non ci si puo’ sottrarre. Cosi’ come non puo’ essere cancellato dalla Costituzione quel traguardo di piena occupazione, che resta una sfida costante, un obiettivo a cui tendere, utilizzando ogni possibile leva di intervento”.
“In occasione di trasformazioni importanti nei settori dell’Industria pesante, della chimica, del tessile vennero messi in campo, in passato, imponenti programmi di riconversione occupazionale e produttiva. Abbiamo bisogno di incentivare investimenti, privati e pubblici, nei settori di punta. Abbiamo bisogno di modalita’ che garantiscano una formazione continua, e di sistemi di sicurezza sociale che accompagnino, e tutelino, i nuovi percorsi lavorativi. Temi sui quali il ministro Di Maio ha illustrato l’impegno del governo”.
“E’ un grave danno per il paese che le imprese piu’ innovative siano oggi alla ricerca di persone con specifiche caratteristiche professionali e che questi posti di lavoro restino vacanti. Contemporaneamente ci troviamo ad affrontare una grave disoccupazione giovanile, specie nel Sud, e’ una emigrazione di giovani laureati, a fronte di vuoti che si stanno manifestando in settori specialistici”.
“Ai giovani desidero esprimere tutto il mio sostegno e la mia vicinanza . Non devono scoraggiarsi, bensi’ credere convintamente nel futuro migliore che loro saranno capaci di costruire. Un saluto particolare a quanti si ritroveranno oggi per il tradizionale concertone di Piazza San Giovanni a Roma”.