Angelino Alfano, a margine di un incontro politico organizzato a Palermo, torna a parlare della manifestazione PdL prevista per il 23 marzo a Roma: una piazza “per ribadire le nostre posizioni politiche e contro l’aggressione di parte della magistratura. Continueremo a stare in piazza in una mobilitazione continua”. E Silvio Berlusconi, annuncia il segretario, sarà al fianco del partito in questa battaglia.
Adesso però c’è da formare un governo. Da che parte si va? Sì, è vero, concede lo stesso Alfano, la prima parola tocca a Bersani, ma il Pd è pregato “di non portare l’Italia a sbattere contro un muro”. A sinistra, spiega ancora, “hanno idee confuse. Parlano di conflitto d’interesse e falso in bilancio, con tutti i problemi che hanno gli italiani. Almeno Beppe Grillo esprime le sue opinioni con chiarezza. Il Movimento 5 Stelle è un partito politico nascente, ha il diritto di fare le sue scelte, com’e’ giusto che sia. Hanno preso tanti voti, speriamo li usino bene". Il Pd invece continua ad essere solo contro Berlusconi, e a favore di non si sa che cosa, lascia intendere Alfano. “Berlusconi aggredito in modo violento e personale dal Pd subito dopo le elezioni. Ed e’ un paradosso, in campagna elettorale tutto sommato il clima e’ stato rispettoso”. Ora invece il Cavaliere è sotto attacco: sarà che la sua rimonta fa paura? “Pdl e centrodestra sono usciti vincitori”, per Alfano “la Sicilia ha dato un contributo importante a una rimonta straordinaria del Popolo delle liberta’ e a un clamoroso successo al Senato”. Un risultato apprezzato anche in Europa: “Il nostro risultato e’ stato accolto con favore dalle cancellerie europee e dalle forze del popolarismo europeo, perche e’ stato capito che il buon esito del voto rafforza quest’area politica, respingendo invece il tentativo e l’ambizione di un certo centro che ha dovuto fare i conti con la miseria del consenso ricevuto”.
Secondo il segretario azzurro se si dovesse tornare a votare la sfida vera sarà fra il centrodestra e il Movimento 5 Stelle: “Faccio un pronostico: se dovessimo tornare alle urne a breve, a livello nazionale si confermera’ il modello Sicilia, cioe’ sara’ una gara a due con la coalizione di centrodestra prima classificata e poi Grillo”. Poi fa sapere che su internet, chi vorrà, potrà trovare “il nostro Patto del parlamentare: prevede la diminuzione del numero dei parlamentari e il dimezzamento dello stipendio".
In Parlamento il PdL proporrà da subito l’abolizione dell’Imu. E anche il rimborso di quello già pagato per il 2012. Oltre a questo, il partito punterà a “incentivare gli imprenditori ad assumere, dicendo zero tasse per cinque anni per chi assuma giovani; eliminare questo folle redditometro messo dal governo Monti. Appena aprira’ il Parlamento presenteremo i disegni di legge di attuazione del nostro programma di governo".
DA NAPOLITANO CI ASPETTIAMO CONSUETA SAGGEZZA “Da Napolitano ci aspettiamo la consueta saggezza e il governo di una fase difficile con l’equilibrio che lo ha sempre contraddistinto e non abbiamo dubbi che cosi’ sarà. Ancora non abbiamo cominciato a indicare delle proposte sul prossimo presidente della Repubblica perche’ crediamo che la naturale fisiologia della vicenda istituzionale porti a fare nascere prima il governo”.
POLITICHE EUROPEE HANNO PRODOTTO RECESSIONE "I fatti economici condizionano le scelte dei popoli e le scelte elettorali. La crisi economica europea si sta spalmando in ogni paese. C’e’ un’area di reazione alle politiche dell’Ue perche’ hanno prodotto recessione. Nessuno vuole fare marcia indietro su austerity ma deve essere affiancata la crescita. Cameron ha fatto un discorso condivisibile. L’Europa cambi la rotta e non faccia altri errori".
CROCETTA? VOTO LO HA PUNITO, PRESTO ALLE URNE “Il voto ha punito il governo Crocetta e sono sicuro che questa esperienza terminera’ presto. Confido molto sui suoi errori e ritengo che si tornera’ presto alle urne in Sicilia. A ottobre – ha detto Alfano – il Pdl aveva perso in Sicilia. Oggi unito, il centrodestra ha riscosso un successo importante. Il Pdl ha raddoppiato i suoi consensi, dimostrando che quella vittoria della sinistra era stata una vittoria di Pirro. Il Pd ha perso il Senato e l’Udc ha ottenuto un quinto dei consensi precedenti. L’Udc soprattutto rifletta sull’errore del sostegno a Crocetta e sul fatto che in realta’ quella del governatore e’ una rivoluzione solo a parole”.
































Discussione su questo articolo