Il Partito Democratico in questi giorni è travolto dallo scandalo che riguarda il tesseramento: forti irregolarità gettano oscure ombre su tutta l’operazione e sul partito stesso. Pippo Civati, uno dei candidati alla segreteria del Pd, commenta: “E’ incredibile e molto ipocrita che a scandalizzarsi per il tesseramento gonfiato, sia proprio chi ha tra i propri sostenitori e candidati sul territorio i signori delle tessere. Da settimane mi appello agli altri candidati – aggiunge – perche’ fermino i loro sostenitori impegnati in queste pratiche, appelli caduti nel vuoto: troppo facile, come fa Gianni Cuperlo, pronunciarsi adesso che i risultati sono in cassaforte, come nel caso dell’incandidabile Crisafulli eletto in Sicilia. E chi si propone di guidare il Pd non puo’ dichiararsi disinteressato a cio’ che avviene al suo interno, come fa Matteo Renzi. In questo momento, anche solo applicando le pur blande norme che il Pd si e’ dato sui tesseramenti anomali, il 25 per cento dei congressi locali, uno su quattro, sara’ probabilmente annullato, anche se in realta’ le situazioni irregolari documentate sono persino di piu’. Inutile dire che il Pd ne esce davvero molto male".
Beppe Fioroni invita Renzi a riflettere, “non minimizzi, non banalizzi". "In questo caos – sottolinea Fioroni – Renzi è coinvolto da attore principale come candidato favorito" per la segreteria. Fioroni, sempre rivolto al sindaco di Firenze, avverte: "Un congresso pieno di brogli, ci consegna un segretario appannato, con molte ombre e poche luci. A Renzi va chiesto di cambiare, fermare imbrogli".
Il PdL, che pure in passato è stato colpito dallo stesso problema, ora se la ride. Per Fabrizio Cicchitto, PdL, la vicenda delle tessere gonfiate mette in evidenza, da una parte, il "fallimento storico-politico" di quella tradizione e, dall’altra, la necessità, anche nel Pdl, di un "rinnovamento generale" che non vada nella direzione di una "accentuazione del verticismo" se si vuole evitare il collasso del sistema.
































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