Matteo Renzi, sindaco “rottamatore” candidato alle primarie del centrosinistra, ha ribadito le sue critiche al partito per la questione delle regole delle primarie e non solo: "Bersani ha cambiato idea, secondo me perchè erano spaventati dai sondaggi. Il 95% del gruppo dirigente del partito e’ contro di me. Oggi c’e’ un Pd fatto di burocrati che stanno nelle stanze romane e si arzigogolano per cambiare le regole delle primarie e un Pd fatto dalle persone".
A Skytg24 il primo cittadino di Firenze ha spiegato: "oggi la mia candidatura viene vista come l’unica che puo’ scardinare il sistema bloccato che c’e’, a prescindere dai contenuti. Noi siamo gli unici a proporre una riforma globale anche dei temi sul campo. Se vinco le primarie e poi le secondarie non devo dare ministeri alla Bindi o Fioroni".
"Da noi c’e’ stato chi ha avuto il coraggio di dire anche ai padri nobili, grazie per quello che avete fatto, ora tocca ad altri. Nel Pdl sono perennemente in attesa che dalla lingua di Berlusconi venga la parola definitiva. Noi abbiamo coraggio, loro mi sembra che siano sempre in attesa".
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