Bilancio 2012 in perdita per le svalutazioni delle attivita’ francesi comprate prima della crisi e delle frequenze radio, settore per il quale si cercano alleanze. Piu’ la pubblicita’ che non riparte. Ne ha di lavoro il nuovo amministratore delegato di Mondadori, quell’Ernesto Mauri che ben conosce il business di Segrate e che vuole concludere a breve la chiusura di quattro testate. La casa editrice non intende tagliare posti di lavoro, ma sono confermati in circa un centinaio gli esuberi che si stanno contrattando con i sindacati per l’interruzione della stampa di Panorama Travel, Casa Viva, Ville & Giardini e Men’s Health, oltre che per profonda trasformazione dell’unita’ organizzativa redazionale (Uor) che lavora ai giornali televisivi.
‘Se chiudiamo una testata e’ per salvare le altre’, dice Mauri durante l’incontro con gli analisti finanziari per la presentazione dei dati 2012, che segnano un ‘rosso’ inatteso. L’anno scorso il gruppo di Segrate ha infatti registrato una perdita netta consolidata di 167 milioni, ma senza le svalutazioni l’utile sarebbe di 12 milioni, mentre i ricavi scendono del 6% (dell’8% a perimetro costante) a 1.416 milioni. Ai risultati la borsa ha reagito con un ribasso dell’1% in una giornata positiva per il resto del listino. Per quest’anno e’ previsto un margine operativo lordo inferiore rispetto al 2012. ‘Il 2013 sara’ di transizione per mettere in sicurezza i nostri pilastri, come i periodici, mentre i libri lo sono gia’. Il 2014 dovra’ invece vedere un importante ritorno della redditivita”, spiega Mauri, che ovviamente non si sbilancia su un prossimo ritorno del dividendo. Anche perche’ l’anno non e’ partito alla grande: dopo il calo del 21% nel 2102, nei primi due mesi dell’anno la contrazione e’ ‘di poco superiore al 13%’ e marzo ‘non sembra bellissimo, anche se i mesi piu’ importanti sono i successivi’, afferma il nuovo amministratore delegato mentre il suo predecessore Maurizio Costa e’ stato nominato ufficialmente vicepresidente di Fininvest. Entro tre anni Segrate punta a un recupero di oltre 40 milioni di euro nei margini di redditivita’. E, a proposito di tanto lavoro, ora Mauri apre anche il dossier della radio alla ricerca di alleanze in un settore dove il gruppo controlla R101, oltre a raccogliere la pubblicita’ per Radio Kiss Kiss e da poco per Radio Italia. ‘Soli non possiamo stare’, spiega Mauri.
































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