‘O mi ascolti. O prendi tu il microfono e parli tu. Ma io me ne vado’. Cosi’, scendendo dal palco, Michelle Obama ha affrontato a muso duro una attivista gay, che l’aveva appena interrotta durante una cena di raccolta fondi. Insomma, dopo Barack Obama, vittima di recente di una pacifista anti-droni, anche la First lady ha vissuto l’esperienza della contestazione. Ma a differenza del marito, la signora ha mostrato molta meno pazienza, tirando fuori le unghie e chiudendo la pratica con uno scontro duro, quasi fisico.
L’episodio e’ capitato ieri sera durante una cena di raccolta, in una casa privata di Washington. Una vicenda minore che pero’ segnala un certo malcontento che sta montando all’interno del movimento gay deluso dai tanti impegni assunti da Barack Obama a favore di una piena uguaglianza, ma rimasti ancora sulla carta.
Michelle stava parlando dell’istruzione dei bambini americani, quando una militante per i diritti dei gay s’e’ alzata tra il pubblico e ha urlato chiedendo che il presidente firmi immediatamente un ordine esecutivo contro ogni discriminazione di genere. Della scena non esiste un video, ma solo un audio un po’ confuso. Tuttavia, sono stati i cronisti del pool della Casa Bianca a riferire ogni dettaglio dell’alterco. Dopo averla fatta sfogare per qualche secondo, la signora Obama, ha replicato acida: ‘Guardate, una delle cose che non so fare e’ andare avanti cosi”. Quindi, furiosa, ha lasciato il podio e ha affrontato la contestatrice a muso duro: ‘O mi ascolti o puoi prendere tu il microfono, ma a quel punto io me ne vado’. Poi, rivolgendosi alla platea, seria: ‘Decidete voi, delle due l’una’. Tutti ovviamente hanno chiesto a Michelle di restare. E una del pubblico ha detto alla contestatrice: ‘Ora te ne devi andare’. La donna e’ stata quindi accompagnata fuori dalla sala, mentre urlava: ‘Sono solo una lesbica in cerca di uguaglianza di fronte alla legge prima che io muoia’. Michelle ha infine potuto riprendere la parola e finire il suo intervento tra gli applausi.
Piu’ tardi la ‘heckler’, cosi’ si chiamano in Usa i disturbatori delle manifestazioni pubbliche, e’ stata identificata: si tratta di Ellen Sturtz, 56 anni, un’attivista del gruppo getEQUAL, che si batte a difesa dei diritti dei gay.
Al Washington Post ha espresso cosi’ il suo disappunto per la dura reazione della First Lady: ‘Ho solo chiesto che il marito firmasse un decreto. E lei invece mi e’ venuta contro. E poi sono stata cacciata’. In effetti, la signora Obama non e’ stata interrotta da una ultras conservatrice, ma dall’esponente di un gruppo che alle elezioni presidenziali del 2008, ha perfino versato 5000 dollari a favore della campagna elettorale del marito. Un sostegno forte e convinto da parte dei gruppi omosessuali che non e’ venuto a mancare neanche nel 2012. Del tutto ricambiato. Visto che il Presidente sin dal suo discorso di Insediamento s’e’ detto favorevole a favore delle nozze gay.
Tuttavia, negli ultimi tempi, questo feeling sembra essersi incrinato: da anni gli attivisti gay chiedono all’inquilino della Casa Bianca quel famoso decreto contro le discriminazioni di genere sul lavoro invocato dalla Sturtz, in modo provocatorio proprio a Michelle. Gia’ durante la campagna elettorale del 2008, l’allora senatore Obama promise di mettere ‘nero su bianco’ un testo specifico su questo tema. Un impegno che ancora oggi, a oltre 4 anni di distanza, Obama non e’ riuscito a onorare.
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