Matteo Renzi, nel suo libro ‘Oltre la rottamazione. Nessun giorno e’ sbagliato per provare a cambiare’, proprio a proposito del termine “rottamazione”, fra le altre cose scrive: “Avessimo utilizzato un’altra espressione, probabilmente non avremmo avuto la visibilita’ ottenuta”. Tuttavia, aggiunge “e’ anche vero che in una comunita’ come quella italiana, dove il 70 per cento della popolazione e’ over 40, forse l’impatto e’ stato eccessivo. Ho impaurito. Dunque ho sbagliato”.
Il libro del sindaco di Firenze verrà presentato oggi al Salone del libro di Torino: alcuni quotidiani nazionali ne anticipano i passaggi. Renzi per esempio racconta di come abbia vissuto le ore che hanno preceduto la nascita del governo Letta quando sembrava dovesse toccare a lui. “L’ipotesi che consideravo impossibile, infatti, prende corpo nelle telefonate piu’ stravaganti. Dai miei avversari interni nel Pd, che sono i ‘giovani turchi’, ai sindaci delle citta’ piu’ importanti, da leader esperti come Veltroni e Casini, da sinistra a destra ricevo molti incoraggiamenti a mettermi in gioco. I miei amici sono ovviamente terrorizzati: ‘Matteo, questo e’ un trappolone’”. E così il giovane rottamatore prende una decisione: incontrare Enrico Letta. Con lui “ci parliamo, guardandoci in faccia: chiunque sara’ il candidato avra’ il totale appoggio dell’altro”. Dunque “Letta lascia l’ufficio e io cerco di capire che sta succedendo nel centrodestra”. Poi Renzi riceve una telefonata: dall’altra parte del filo la voce di Angelino Alfano, che gli passa Silvio Berlusconi, che con tono cordiale gli dice: “Non c’e’ un veto nostro, caro sindaco. Semplicemente non vogliamo te, preferiamo Amato e Letta”. Dunque il Cavaliere non voleva il primo cittadino di Firenze a Palazzo Chigi. E questo per Renzi è motivo di “divertita soddisfazione”. Infatti, scrive ancora nel suo libro il leader dei rottamatori, “penso a quanto sono stato mediaticamente insultato nel mio partito per essere la ‘spia’ di Berlusconi”, quando alla fine il Cav ha dimostrato di non essere dalla sua parte.
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