Marco Zacchera: “Da Schlein e Conte ipocrisia al cubo”

Diciamoci la verità: “strumentalizzazione” significa prendere un pretesto ed usarlo. Bene, a Firenze si è preso a pretesto un modesto fatto di cronaca per impiantare una manovra politica con comportamenti che per me sono la “ipocrisia al cubo”. Vi spiego perché

Schlein Conte
Schlein Conte

Prima i fatti. Un mese fa durante un volantinaggio davanti ad un liceo fiorentino c’è stata una scazzottatura tra giovani di destra e di sinistra. Non sono mai riuscito ad ascoltare una chiara ricostruzione dell’accaduto, ma mettiamo pure che ogni responsabilità sia stata dei ragazzi di destra.

Grazie al cielo nessun ferito, ma è comunque montata una forsennata campagna “antifascista” al culmine della quale sabato scorso hanno sfilato per Firenze alcune migliaia di persone (subito “montate” a 40.000) convocate da CGIL, CISL, UIL, PD, Verdi, Socialisti, Radicali, M5S, gruppi “titini” (sì, a Firenze ci sono ancora i sostenitori dell’ex dittatore jugoslavo Tito, l’infoibatore di migliaia di italiani), oltre ai “collettivi” e agli anarchici con striscioni inneggianti a Cospito in un mare di bandiere rosse, pugni chiusi, falci e martelli e ovviamente al canto di “bella ciao”.

Partecipavano tutti i leader della sinistra – Schlein e Conte in testa – a beneficio delle telecamere, al grido “il fascismo non passerà”.

Proprio nelle stesse ore della manifestazione fiorentina, a Torino gli anarchici mettevano a ferro e fuoco il centro cittadino con vetrine ed auto distrutte, lacrimogeni, lancio di petardi, incendio di cassonetti, cariche della polizia nel solito scenario di guerriglia urbana. Non una parola di condanna anche su questi episodi dai leader “antifascisti”, cui evidentemente la violenza di anarchici e dell’estrema sinistra non dà fastidio, al più saranno i soliti “compagni che sbagliano”.

Diciamoci la verità: “strumentalizzazione” significa prendere un pretesto ed usarlo. Bene, a Firenze si è preso a pretesto un modesto fatto di cronaca per impiantare una manovra politica con comportamenti che per me sono la “ipocrisia al cubo”, ovvero la più becera e ipocrita demagogia che – di fatto – giustifica poi la violenza con la foglia di fico di un antifascismo surreale, di facciata, falso e fuori dal tempo.

La violenza va condannata in sé e per sé, sempre, da chiunque sia causata. La preside fiorentina che passa ormai per repressa dal ministro “fascista” Valditara e che ha così ben spiegato ai suoi studenti che “il fascismo nasce dall’indifferenza”, avrà mai scritto ai propri alunni come però la violenza vada sempre condannata, anche se viene dall’altro fronte? Temo proprio di no.