Un ‘cerchio d’acciaio’ intorno a tutta la citta’ per proteggerla da possibili attacchi terroristici e da qualsiasi tentativo di rovinare i Giochi: oggi, a due settimane esatte dall’inizio della kermesse olimpica, sono entrate in vigore le restrizioni dello spazio aereo su Londra ed e’ diventato operativo il piano di sicurezza aerea, che include l’impiego della piu’ grande nave della Marina militare britannica, la portaelicotteri ‘HMS Ocean’, ormeggiata lungo il Tamigi. E mentre i servizi di sicurezza si preparano ad affrontare la piu’ grande mole di lavoro mai ricaduta su di loro, la societa’ privata di ‘security’ G4S, al centro ieri dello scandalo sulle guardie non ancora addestrate che verranno sostituite dai soldati, ha visto crollare il proprio titolo in Borsa a causa della perdita di credibilita’.
G4S, in effetti, l’ha fatta grossa, visto che, a sentire i responsabili del governo, il rischio terrorismo alle Olimpiadi sarebbe davvero alto. L’Intelligence and Security Committee nel suo rapporto annuale ha dichiarato che i servizi si stanno preparando per tre tipi di minacce: un attentato di Al Qaida o di suoi fiancheggiatori; un attacco, anche solo simbolico e privo di vittime, da parte di repubblicani nordirlandesi; azioni di gruppi ‘esterni’ interessati a prendere di mira altri Paesi partecipanti ai Giochi. Per ora non c’e’ nessun piano specifico, ma – si sottolinea – bisogna essere preparati proprio a tutto.
E cosi’, appena affiorano crepe nella sicurezza, ben vengano i soldati. Quelle di Londra saranno probabilmente le Olimpiadi piu’ militarizzate della storia. Con l’ordine di usare forza ‘letale’ se necessario, proteggeranno la capitale alcuni elicotteri pronti a partire, con a bordo tiratori scelti, da una base dell’est di Londra; cacciabombardieri Typhoon e altri elicotteri da guerra dispiegati nella base di Northolt. Oltre alle controverse piattaforme di lancio per missili terra-aria in sei punti della citta’.
A Northolt, oggi pomeriggio, il maresciallo dell’aeronautica Stuart Atha ha spiegato alla stampa come funzionera’ la ‘no fly zone’. Quando un qualsiasi velivolo entrera’ nell’area coperta dal divieto – che include tutto il centro di Londra e il Parco Olimpico – i jet e gli elicotteri gli segnaleranno di cambiare rotta. ‘Interveniamo, facciamo capire chiaramente la nostra presenza e si spera che questo basti a risolvere la situazione’, ha detto Atha, aggiungendo che, se necessario, la decisione di abbattere un aereo verrebbe presa ‘dai livelli piu’ alti’ della catena di comando.
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