Stamani, decine di cartelli con la scritta ”No ai bavagli” hanno fatto da sfondo alla manifestazione organizzata al Pantheon a Roma dal Comitato per la libertà e il diritto all’informazione la cultura e lo spettacolo, per dire no alla legge sulle intercettazioni che mercoledì 4 ottobre inizierà il suo iter in Parlamento. Diverse centinaia di persone sono scese in piazza per sottolineare il no ad un provvedimento ritenuto incostituzionale, perché in contrasto con l’articolo 21 sulla libertà di informazione. Alla protesta hanno partecipato diverse associazioni, da Articolo 21 alla Rete Viola. Oltre alla protesta contro la legge sulle intercettazioni, in piazza e’ stato gridato il no al cosiddetto comma ”ammazza-blog’, che estenderebbe la regolamentazione della carta stampata ai siti informatici, in particolare per ciò che riguarda l’obbligo di rettifica.
“Quello sulle intercettazioni è un altro progetto di legge illiberale e dannoso per tutti i cittadini, che sta facendo fare brutta figura all’Italia nel mondo": lo ha sottolineato il segretario generale Fnsi, Franco Siddi, rispondendo alle sollecitazioni durante un seminario sull’informazione e la democrazia in Italia e in Argentina organizzato presso la sede locale dell’università di Bologna. Ma il governo è sordo a tutto questo (come a molto altro) e con Silvano Moffa, capogruppo di Popolo e Territorio, afferma, dopo il vertice di maggioranza che si è svolto a Palazzo Grazioli: “Mercoledì si voteranno le pregiudiziali, si va avanti con il testo attuale".
Discussione su questo articolo