“La discussione sulla riforma della legge elettorale offre l’occasione per ridiscutere anche le attuali modalità di voto dei nostri connazionali all’estero. Ritengo il dibattito e la riflessione sull’argomento urgente e non più rinviabile. A mio avviso, tre sono le principali modifiche da effettuare: inversione dell’opzione di voto; introduzione del voto elettronico; rideterminazione delle ripartizioni”. Lo dichiara in una nota l’On. Elisa Siragusa, deputata M5S eletta nella ripartizione estera Europa.
L’onorevole pentastellata prosegue illustrando nel dettaglio le sue proposte: “È necessario infatti, innanzitutto, introdurre l’inversione dell’opzione di voto affinché votare all’estero per corrispondenza sia un diritto esercitabile solo su richiesta dell’interessato e riducendo quindi il numero di plichi vaganti per il mondo, inviati spesso anche ad indirizzi di residenza non più aggiornati o a persone decedute. Per quel che riguarda invece il secondo tema, sarò netta: il voto elettronico è il futuro del voto all’estero. È necessario porre le basi per la sua introduzione nel più breve tempo possibile. Per questo, credo sia fondamentale affidare al Governo una sua implementazione con una legge delega”.
“Venendo all’ultimo punto, infine: la rideterminazione delle ripartizioni sarà necessaria nel caso il referendum dovesse confermare il taglio dei parlamentari”, continua la deputata. “Come avevo già evidenziato in fase di discussione generale, infatti, con la riduzione dei parlamentari verranno assegnati, alla circoscrizione estero, quattro senatori, uno per ripartizione, nonostante le differenze numeriche delle nostre collettività. La ripartizione Europa, con i suoi quasi tre milioni di connazionali, è dieci volte la ripartizione Africa-Asia-Oceania-Antartide (trecentomila italiani)“.
“La discussione della riforma elettorale è già avviata alla Camera: mi auguro sia questo il luogo dove poter tentare di dare un po’ più di dignità al voto dei nostri connazionali all’estero”, conclude.