Armando Barbon emigrò in Canada dalla provincia di Treviso nel lontano 1965. Lasciando in Italia la moglie Iole e due bambini, stabilitosi nella British Columbia, iniziò a lavorare come elettricista. Alcuni mesi dopo fu raggiunto dalla moglie e i due figli e i primi frutti del suo sacrificio iniziarono a vedersi quando alcuni anni dopo vendette la sua casa per acquistare un piccolo negozio di generi alimentari dove la moglie Iole lavorava come commessa. Per la sua visione negli affari e il per il successo iniziale del negozio Armando decise di abbandonare il lavoro come elettricista ponendo tutte le sue energie nel negozio. I risultati si videro in breve tempo. Negli anni che seguirono gli affari fiorirono esponenzialmente fino ad avere una forza di lavoro di circa 300 dipendenti e una flotta di 50 camion frigo usati per rifornire la sua clientela nella provincia con tutti i generi di prodotti alimentari di cui molti italiani. Circa dodici anni fa dopo aver venduto la sua società ad una multinazionale del campo alimentare, ha potuto esaudire un suo sogno e passione che aveva sin da ragazzo. Canto e scultura.
Libero dagli impegni di lavoro iniziò a fare il pendolare tra la British Columbia e Firenze per apprendere i segreti della scultura in bronzo presso lo studio di un famoso maestro Italiano. Molte sono le sue opere che oggi si trovano in Canada presso istituzioni e collezioni private.
Per commemorare le opportunità offerte in Canada, sua terra di adozione, e il successo ottenuto che radicalmente hanno cambiato in meglio la sua vita e quella della sua famiglia, Armando ha ideato e prodotto una statua in bronzo, regalando la stessa alla città di Halifax.
Originariamente il desiderio di Armando era quella di regalare la statua da lui prodotta e valutata 250 mila dollari per essere posizionata dentro il Museo Canadese dell"Emigrazione, ma per la sua grandezza di 2.5×2.5×2.5 metri e il peso di oltre 16 tonnellate per la massiva base in marmo disegnata anche questa da Armando a forma di stella fu impossibile posizionare la stessa dentro il museo. Naturalmente essendo l’area esterna al Museo sotto giurisdizione dell’Autorità Portuale di Halifax, dopo circa quattro anni Armando ha visto il suo desiderio esaudito quando giovedì 19 settembre in occasione della giornata del Porto di Halifax alla presenza del Tenente Governatore, Hon. J.J. Grant, del Presidente dall’Autorità Portuale Karen Oldfield, rappresentanti istituzionali e membri della Comunità Italiana arrivati da tutto il Canada tra cui Michele Tibollo, Presidente del Congresso Italo Canadese, il corpo consolare e un folto pubblico che comprendeva molti emigrati arrivati in questo importante Porto Canadese, Armando ha levato il telone esponendo la sua opera monumentale. La scultura raffigura Armando che con la valigia in una mano e i documenti di viaggio nell’altra mano, che parte salutato dalla giovane moglie che tiene in braccio i due bambini, Il campanile della chiesa del suo paese natio si nota sulla piazza. La Cerimonia e’ stata registrata dalla RAI per essere trasmessa in Italia e all’estero su RAI International.
































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