Emanuele Esposito, coordinatore MAIE per le nuove generazioni in Australia, interviene sul caso dei plichi elettorali bloccati in Sud Africa (oltre 20mila) a causa di uno sciopero delle Poste locali: “Non sono cittadino italiano residente in Sud Africa, ma sono residente nella ripartizione estera di cui appunto fa parte anche questo Paese: se la legge non prevede deroghe, deve anche garantire il diritto, prima costituzionale e poi sacrosanto, del voto. E’ evidente che il ministero si assumerà la responsabilità per non aver garantito la costituzione e la democrazia. Va detto che l’ambasciata e i vari consolati coinvolti si sono da subito attivati con grande professionalità, ma purtroppo abbiamo un sistema così complesso e fragile che mi viene da pensare che è stato studiato ad arte”.
“Comunque vada questa elezione, chiunque vinca questo seggio, la verità è che è venuta meno una palese e chiara volontà democratica: questo voto secondo me non darà la chiarezza della volontà degli elettori, qui si sta parlando di migliaia di voti”.
“Il governo ha l’obbligo costituzionale di intervenire come è stato con le firme per la presentazione delle liste e dei candidati: si può fare un decreto in via eccezionale. Anche il Presidente della Repubblica garante della Costituzione deve intervenire con urgenza e in maniera forte, l’esito del voto estero può cambiare le sorti del prossimo esecutivo”.
“Per quanto è nelle mie possibilità scriverò direttamente al Capo dello Stato – annuncia Esposito – e gli chiederò di intervenire su questa vicenda che non può passare inosservata”.
































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