"Gli italiani nel mondo hanno assistito increduli agli scontri di sabato a Roma. I nostri connazionali, che hanno visto manifestare pacificamente in tutte le città del mondo i così detti ‘indignados‘, non riescono a comprendere come mai solo nella nostra Capitale sia accaduto quello che abbiamo visto tutti, con le immagini di guerriglia urbana che hanno fatto il giro del mondo. Come italiano residente all’estero, mi vergogno per il comportamento tenuto da un gruppo di delinquenti che ha messo Roma a ferro e fuoco. Penso che il governo debba emanare al più presto una norma che tenda a bloccare ogni manifestazione nei centri storici delle principali città italiane, proprio per evitare che certi episodi si possano ripetere in futuro". Così Fausto Mandarano, Vicepresidente del Movimento delle Libertà, che continua: "Ricordiamo che tante città italiane traggono la loro prosperità e la loro fama nel mondo anche grazie allo sviluppo turistico, e Roma in particolare. Città frequentate da milioni di persone che visitano i musei, fanno shopping, vogliono godere dei monumenti secolari passeggiando nel cuore cittadino e portano nel mondo le ‘cartoline’ più significative della loro esperienza. Non si può rischiare di compromettere la nostra Storia passata e futura per una minoranza violenta e sfascista che non si riesce a isolare. E’ necessario garantire sicurezza alle persone e rispetto alla cosa pubblica. Non è giusto poi che a subire i danni per i delinquenti che si infiltrano in ogni manifestazione siano i cittadini onesti, tranquilli, e i negozianti che già fanno fatica ad andare avanti in mezzo a questa crisi economica che non ci vuole lasciare. E’ giunta l’ora – prosegue Mandarano – che il ministro Maroni prenda le giuste precauzioni – e vedo che si sta muovendo in questo senso -, altrimenti il Paese continuerà a essere infestato da bande di delinquenti strutturati quasi militarmente che contano sul buonismo delle moderne democrazie e che nulla hanno a che spartire con le parti sane della società. Tutte le forze politiche si muovano in questa direzione, pensino a proteggere l’Italia e le sue città, invece di chiedere ogni giorno irresponsabilmente le dimissioni del presidente del Consiglio".
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