Roma – "Bisogna rinnovarsi". Ne e’ convinto Gino Bucchino, tanto da decidere di non ricandidarsi. Il deputato Pd eletto all’estero per due volte consecutive mette un punto alla sua carriera parlamentare e lo fa senza rimpianti, come spiega a ItaliaChiamaItalia a margine della conferenza stampa di mercoledi’ 22 gennaio, dedicata al lancio delle liste di centrosinistra.
Onorevole Bucchino, ormai le liste sono chiuse. E’ gia’ pentito di essersi ritirato?
“No, assolutamente. Credo di aver concluso la mia esperienza, anche perche’ sette anni mi sembrano sufficienti, tutte le cose hanno un termine e in questo momento bisogna rinnovarsi”.
Non pensa di aver lasciato in sospeso i percorsi intrapresi in Parlamento?
“No, abbiamo prodotto un’enorme massa di lavoro e abbiamo fatto tutto il possibile per il settore, attraverso ordini del giorno e proposte di legge, bisogna continuare e ‘fare gruppo’ anche con gli altri partiti. Spero che nella prossima legislatura gli eletti si uniscano per vedere approvate piu’ leggi”.
Avete avuto ben due occasioni per ‘fare gruppo’. Perche’ non ci siete riusciti?
“Perche’ ci sentivamo parte del nostro schieramento partitico e abbiamo fatto fatica a mettere in pratica l’idea di lavorare insieme. C’erano stati dei tentativi in questo senso con la proposta della bicamerale”.
E’ deluso dall’esperienza parlamentare?
“No, ma e’ evidente che l’attenzione del Parlamento nei confronti del settore non e’ adeguata e questo si riflette anche verso noi eletti. All’inizio siamo stati visti come marziani dai nostri colleghi che, poi, ci hanno conosciuto e apprezzato. Ora i rapporti si sono evoluti e siamo pari. In molti abbiamo dato un forte contributo nelle commissioni, ad esempio io, come medico, sono stato apprezzato per il mio operato in commissione affari sociali. Pero’, ripeto, bisogna fare gruppo e far capire agli italiani che siamo una risorsa”.
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