Il Movimento delle libertà del Ticino accoglie e raddoppia l’appello del presidente on. Massimo Romagnoli candidato nella lista del Popolo della libertà in Europa. Il segnale del non funzionamento dell’apparato consolare è nuovamente al centro dell’attenzione sia per Massimo Romagnoli che per tutti gli italiani residenti in Svizzera: infatti, percepire il doppio dei contributi per poi dimezzare i servizi è quantomeno una tacita verità che non convince tanto nè assicura l’ottimizzazione dei servizi offerti.
Chiudere i consolati di Chiasso, Locarno, Bellinzona, ha posto in essere un importante problema di delocalizzazione delle informazioni e delle pratiche che comodamente venivano risolte in loco per locarnesi, bellinzonesi e cittadini italiani residenti non nelle vicinanze immediate di Lugano.
Nessuno schieramento politico è pronto ad assumersi questo importante incarico per il miglior funzionamento dei consolati, eccetto Massimo Romagnoli, che sia nel suo programma che durante tutte le sue riunioni organizzate sul territorio elvetico, ha denotato quanto accade e quanto in realtà non dovrebbe succedere.
Ricordo a voi lettori che ogni dipendente dei consolati percepisce il doppio dei contributi di un normale lavoratore italiano. Domanda a cui gradirei una risposta concreta: ma perché pagare il doppio chi poi, soprattutto negli ultimi anni, lavora quanto o meno di chi è impiegato in qualsiasi ufficio del territorio italiano? Più che dimezzare il numero dei consolati e dei servizi offerti non si poteva lavorare sul non versamento dei doppi contributi?
Dimezzando i loro contributi poteva essere considerata la possibilità di lasciare aperti almeno alcuni uffici consolari dediti alle pratiche più richieste come carte di identità, passaporti, iscrizione AIRE e tutto quanto sia possibile offrire senza grande sforzo. L’appello cantato in coro dagli italiani in Svizzera è di non pensare a risparmiare su chi ha dovuto lasciare la propria patria, i familiari, gli amici e il Bel Paese per non essere un ulteriore peso per l’Italia e poi? Lasciati soli ed abbandonati sino a che il Prof. Monti non si è adoperato attivamente per cercare di indebolire senza giusta causa il grido ormai spezzato dal singhiozzo dei concittadini all’estero.
Forza Romagnoli, non lasciarci soli come hanno fatto tutti, compresi patronati pagati ed inefficienti e associazioni accalappiatrici di finanziamenti destinati poi a cittadini per i quali votare per la sinistra diventa obbligatorio per la continuità delle prestazioni ricevute a spese dei contribuenti tutti, da sinistra a destra; non bisognava chiudere i consolati, l’unico Ministero per gli italiani nel mondo, ma forse chiudere i patronati che ormai da anni sono utili solo a imprigionare il voto nelle galere del voto obbligatorio.
Cittadini all’estero non lasciatevi ingannare, chi percepisce denaro spesso lo fa solo per il fine ultimo personale e non per servire i cittadini ormai difesi solo dal Movimento delle libertà e dal suo giovane presidente Massimo Romagnoli, a voi la scelta tra chi offre a costo zero indistintamente dalla propria appartenenza politica e chi guarda a questa come prerogativa essenziale per essere anche semplicemente ascoltati.
































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