Il Movimento Associativo Italiani all’Estero riprende alla grande l’attività politica, dopo una breve pausa estiva, mentre altri parlamentari continuano a godersi gli ultimi scampoli d’estate, mentre continua il loro assordante silenzio persino sulle questioni più importanti, come Imu o rete consolare. Il III Congresso MAIE Sud America ha rappresentato una boccata d’ossigeno, una iniezione di adrenalina pura, non soltanto per i dirigenti del Movimento e i connazionali residenti in America Meridionale, ma per tutti gli italiani nel mondo, per tutti i coordinatori MAIE, nei cinque continenti.
Ciò che è successo lo scorso sabato 31 agosto a Buenos Aires sa di incredibile: al Congresso del MAIE Sud America hanno partecipato oltre 120 delegati provenienti da ogni Paese dell’America Latina. Alcuni di loro, come ha sottolineato il presidente del MAIE, On. Ricardo Merlo, in una recente intervista a ItaliaChiamaItalia, hanno percorso oltre mille chilometri per essere presenti. Ma ciò che fa davvero venire la pelle d’oca, ciò che emoziona ed emana un’energia contagiosa che ci ricarica e sprona a fare sempre meglio, sono i contenuti del Congresso, le parole pronunciate dai vari dirigenti, e i concetti espressi dallo stesso Merlo che, ancora una volta, dimostra di sapere guardare lontano e di mantenere saldo fra le mani il timone della nave MAIE. La rotta è tracciata, la navigazione è stata lunga e lo sarà ancora, ma gli obiettivi si conoscono e si continuerà a lavorare tutti insieme, uno ad uno, uniti, per raggiungerli, come si è fatto finora.
Nel video, l’On. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE
Quanta forza nel Movimento Associativo! Un’unione di uomini e donne innamorati dell’italianità, orgogliosi di essere italiani nel mondo, pronti al sacrificio e all’impegno quotidiano per difendere gli interessi dei connazionali oltre confine, per contribuire – ciascuno di loro – a un MAIE sempre più forte nel mondo. E in Italia.
Già, è questa la "novità" principale annunciata da Merlo durante il Congresso Sud America: dopo avere "conquistato" l’America Meridionale, dopo avere costruito un network globale, è arrivato il momento di fare conoscere meglio il progetto politico del Movimento anche in Italia, favorendo il coordinamento interterritoriale e la possibilità di una comune strategia nell’individuare e raggiungere gli obiettivi più ambiziosi.
Il MAIE non si ferma, anzi, accelera. Il MAIE non dorme, come fanno i partiti tradizionali per ciò che riguarda gli italiani all’estero. Guardiamoci intorno: il PdL continua il suo letargo per ciò che riguarda i temi vicini all’emigrazione, il Pd lancia specchietti per le allodole, il Movimento 5 Stelle ci prova a fare la differenza ma è "giovane" e i risultati ancora devono arrivare, se arriveranno. Il movimento di Merlo no: è maturo, è forte, pronto a raccogliere le sfide che verranno, anche quelle più ambiziose, come – appunto – l’idea di diventare protagonista anche nello Stivale, come l’intenzione di partecipare alle Europee 2014. Che forza, ragazzi! Il MAIE si prepara a spaccare tutto, a stravolgere ciò che fino ad oggi ha rappresentato la politica per gli italiani nel mondo: basta fumo e niente arrosto, basta promesse al vento. E’ ora di fare sul serio e la squadra di Merlo ce la metterà tutta.
Vi invito a leggere con attenzione il documento redatto a conclusione dei lavori del III Congresso MAIE Sud America: i temi contenuti nel testo sono tutti di grande importanza. Si parla, in quel documento, di una politica con la P maiuscola, di un progetto a lungo termine e ad ampio raggio. E anche per questo vi si legge che sempre maggiore spazio dovrà essere dato alle nuove generazioni, a quei giovani che hanno dimostrato di meritare fiducia e ruoli di responsabilità, proprio perchè senza giovani non ci può essere futuro, nemmeno per il MAIE. Abbiamo bisogno di sognatori e visionari, capaci di idee brillanti e di forza propulsiva, disposti a mettersi in gioco e a reinventarsi contenuti e strategie sul percorso tracciato da chi ha più anni sulle spalle.
La vera sfida comincia ora. La sfida più importante di tutte sarà, ancora una volta, quella di dimostrare che il MAIE ha intenzione davvero di trasformare le sue idee in realtà, di concretizzare sogni e speranze, di essere in grado di farsi strada in quella giungla che è la politica italiana. Il MAIE ha la forza – forza che deriva dalle comunità italiane nel mondo – per fare in modo che il BelPaese si accorga finalmente dei suoi figli residenti oltre confine, e allo stesso tempo per contribuire alla ripresa economica, sociale e politica dell’Italia. I presupposti ci sono tutti, se l’impegno sarà costante il MAIE può farcela davvero.
































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