Roma – Trentasei nomi per diciotto posti. Tanti sono i candidati schierati nella circoscrizione estero dalla coalizione di centrosinistra e presentati alla stampa nel corso della conferenza che si è svolta ieri presso la sede del Pd alla presenza di Eugenio Marino, coordinatore Pd Mondo, Luca Cefisi, responsabile italiani nel mondo Psi, Beatrice Giavazzi, responsabile nazionale organizzazione Sel, e Nico Stampo, responsabile organizzazione della segreteria nazionale Pd.
Tra i dati diffusi nel corso dell’incontro anche l’età media dei candidati, che alla Camera si attesta intorno ai 47 anni e al Senato circa 57. Dieci, invece, le candidate femminili, il 27,6 per cento del totale.
In palio, nella contesa elettorale, ci sono dodici poltrone da deputato e sei da senatore. Per la Camera il centrosinistra schiera cinque candidati in rappresentanza dell’Europa, quattro per l’America Meridionale, due per l’America Settentrionale e Centrale, ed uno per l’Asia, l’Africa, l’Oceania e l’Antartide. Al Senato, invece, due candidati per l’Europa, due per l’America Meridionale, uno per l’America Settentrionale e Centrale, ed uno per l’Asia, l’Africa, l’Oceania e l’Antartide.
Il maggior numero di candidati va al Pd, al quale appartengono tutti gli eletti uscenti. I democratici presentano nove nomi per la Camera e tre per il Senato in Europa, tre per la Camera e due per il Senato in America Meridionale, quattro per la Camera e uno per il Senato in America Settentrionale e Centrale, uno per la Camera e due per il Senato in rappresentanza di Africa, Asia, Oceania e Antartide.
“Il Psi vanta una presenza storicamente affermata all’estero e i nostri candidati rispecchiano questa natura – ha dichiarato Cefisi – . In Europa abbiamo per la Camera Domenico Mesiano, conosciuto per la sua lunga storia nel patronato e nell’organizzazione e difesa degli italiani in Svizzera, dove e’ presidente di un Comites. Per il Senato abbiamo, inoltre, Fausto Longo, un architetto brasiliano dirigente della confederazione degli imprenditori italiani di San Paolo e, infine, per il Nord America Rocco di Trolio, anche lui noto esponente sindacale”.
“Nel 2008 ci siamo presentati con una nostra lista e abbiamo ottenuti buoni risultati – ha ricordato Cefisi -, ma devo ammettere che all’epoca la sinistra giocava per perdere, stavolta per vincere. Chiariamoci, i diritti degli emigrati non li ha inventati Tremaglia – ha dichiarato provocatoriamente Cefisi -, noi vantiamo una lunga esperienza e una forte competenza nella difesa dei diritti. Vogliamo ridare l’orgoglio di essere italiani ai nostri connazionali offrendo un modello più serio del ‘bunga bunga’. L’idea della lista unitaria nasce anche per non riproporre le divisioni del passato interne alla sinistra”.
Punta sulla qualità dei candidati anche Sel. Come è noto, in Europa per la Camera Sinistra ecologia e libertà ha deciso di correre da sola ma, nonostante questo, ha proposto due candidati anche nelle liste del centrosinistra. “Abbiamo proposto il candidato più giovane e quello più vecchio – ha affermato Giavazzi -. Il primo, spagnolo, è nelle liste del Senato in Europa. Il secondo per la Camera in Sud America, è un famoso attore argentino conosciuto con lo pseudonimo di Gino Renni e impegnato da tempo nelle questioni degli italiani all’estero”, ha detto Giavazzi precisando che i loro candidati per la Camera in Europa, pur essendo molto giovani, si occupano di emigrazione e sono al 50 per cento donne, molte di loro sono legate al mondo delle Ong e dell’associazionismo. Affrontiamo la campagna con entusiasmo, Sel non ha ancora una storia parlamentare quindi, per noi, è tutto nuovo”.
“La lista unica ha un forte valore politico, l’ultima legislatura ha avuto momenti importanti, sia negativi che positivi, ed è stato difficile difendere il settore quando sembrava che fosse tutto un imbroglio, dalle intercettazioni di Dell’Utri al caso Di Girolamo”, ha dichiarato Stumpo riferendosi alle intercettazioni pubblicate da ItaliaChiamaItalia, citate da Marino nel corso del suo intervento e diffuse in formato cartaceo durante la conferenza stampa.
“Dobbiamo rivedere le istituzioni degli italiani nel mondo – ha poi esortato il dirigente Pd -, molto del futuro del Paese risiede nel modo in cui riusciamo a farci rappresentare all’estero, i connazionali saranno il nostro specchietto all’estero per farci recuperare spessore. Sotto il ‘bunga bunga’ abbiamo nascosto cose ben più gravi e, come dimostrano le intercettazioni, abbiamo accettato il modello venezuelano e lo abbiamo esportato in Italia”.
In chiusura, infine, Eugenio Marino ha risposto alle polemiche sul caso di Sara Velaschi, la giovane che, proprio nelle ore precedenti alla conferenza stampa, aveva diffuso un comunicato nel quale diceva di “essere stata esclusa dalle liste per equilibri di partito”.
“Sono sorpreso dal comunicato di Sara – ha dichiarato Marino -, confermo che le nostre candidature vengono dal territorio e nascono da un lavoro che è durato mesi. Sara ha un buon curriculum e, se si fosse mossa prima, forse le cose sarebbero andate diversamente, ma è arrivata troppo tardi e ovviamente, non e’ stata inclusa. Quello della Velaschi sembra l’atteggiamento di una persona che voleva stare lì solo come un nome, come rappresentante di un partito ‘catapultata’ all’ultimo momento, mentre noi lavoravamo alle liste già da molto tempo”.
































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