‘Quella del Mali non e’ solo una guerra francese, occorre uno sforzo internazionale. Usa e Italia sono concordi nel credere che la Francia abbia fatto bene a intervenire’. Lo ha detto oggi a Roma, il segretario di Stato Usa alla Difesa, Leon Panetta, il quale ha ricordato che l’intesa fra Washington e Roma e’ a 360 gradi, come dimostrato anche dagli incontri avuti con le massime autorita’ istituzionali. Dal capo di Stato Giorgio Napolitano, al premier Mario Monti, al collega della Difesa Giampolo Di Paola, fino al titolare della Farnesina, Giulio Terzi. Oltre a papa Benedetto XVI.
Quella di Roma e’ stata una tappa dell’ultimo tour europeo di Leon Panetta in veste di capo del Pentagono, dove sara’ sostituito da Chuck Hagel, appena nominato dal presidente Barack Obama. Ancora una volta, Panetta ha voluto sottolineare ‘la collaborazione profonda e duratura con l’Italia. Una collaborazione che ho sempre apprezzato in ogni viaggio che ho compiuto in questo Paese’, ha detto. ‘Non dimenticheremo mai che l’Italia e’ stata al nostro fianco dopo l’11 settembre’, ha ribadito il segretario.
Ma la situazione in Mali e’ entrata di prepotenza nell’agenda dei colloqui di Panetta il quale, nell’incontro con la stampa all’ambasciata Usa, ha ribadito la necessita’ di sconfiggere al Qaida nel Maghreb (Aqmi) soprattutto dopo la notizia che almeno 41 stranieri, tra i quali anche americani, sono stati rapiti in Algeria. ‘Riteniamo che ci siano cittadini americani coinvolti, ma non sappiamo quanti’, ha detto a proposito dell’attacco da parte di militanti islamici in Algeria. Un attacco che Panetta ha definito ‘un atto di terrorismo’. ‘Continuiamo a monitorare la situazione con algerini e britannici’, ha aggiunto.
Sul probabile legame fra quanto sta accadendo in Mali con i rapimenti in Algeria, il segretario ha risposto con cautela: ‘Non so se siano legati, ma il terrorismo e’ terrorismo’. E ancora: ‘quella in Mali non e’ una guerra francese, occorre uno sforzo internazionale che verra’ confermato dall’Onu. La Francia ha fatto il primo passo, ma c’e’ ancora molto da fare. L’obiettivo e’ quello di dare la possibilita’ alle forze africane (Ecowas) di prendere il controllo del terreno’.
A questo riguardo Panetta ha ricordato la riunione di domani dei ministri degli Esteri europei in cui si discutera’ su che tipo di azione l’Europa puo’ condurre e che assistenza fornire secondo le richieste della Francia.
Sui rapporti con l’Italia, il segretario americano ha quindi ricordato come l’Italia sia anche ‘un forte’ partner nell’ambito della missione Isaf in Afghanistan, dove i militari italiani ‘hanno avuto un ruolo molto importante nella transizione in corso’ e ha sottolineato ‘l’estrema importanza’ delle basi Usa in Italia ‘per i nostri sforzi nella regione’. A proposito delle polemiche sul ‘Muos’ (Mobile User Objective System), il sistema satellitare della Marina militare statunitense da installare in Sicilia, e sul quale il neogovernatore siciliano, Rosario Crocetta, ha disposto lo stop ai lavori, Panetta ha infine rimarcato: ‘Terremo in considerazione le preoccupazioni degli abitanti’.
































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