"È sempre piu’ evidente come il Governo abbia fatto purtroppo il passo piu’ lungo della gamba, pur di assecondare le rivendicazioni elettorali del Pdl, mettendo a serio rischio il rinvio dell’aumento dell’Iva senza dover ricorrere ad altri aumenti di imposte che svuoterebbero di molto il significato dell’operazione, esattamente come l’aggravio della tassazione Irpef sui 6 milioni di titolari di polizze vita rende evidenti le contraddizioni dell’intervento sull’Imu, rispetto allo slogan ‘tax free’ dei vertici del Pdl che ha accompagnato l’approvazione del Decreto". Lo dice Enrico Zanetti, responsabile delle politiche fiscali di Scelta Civica e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera.
"Per Scelta Civica – sottolinea Zanetti – la via maestra era e rimane quella di intervenire sull’Imu per 2,5 miliardi, togliendo cosi’ l’imposta al 70% delle famiglie non solo per la prima rata, ma pure per la seconda. Poi lavorare al miliardo di coperture per il rinvio dell’aumento IVA, che va scongiurato assolutamente, senza giochi delle tre carte con altre imposte. Con questa ossessione pure su seconde e terze case sfitte, a costo di penalizzare i fabbricati strumentali di imprese e professionisti- aggiunge Zanetti- si comincia da dove si dovrebbe finire: prima il lavoro e le imprese, poi i consumi, poi i beni patrimoniali privati. Al di la’ di tutto, non ha senso rischiare giocarsi la credibilita’ per correre dietro a chi la ritiene da sempre un optional", conclude.
































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