“Abbiamo ridotto gli sbarchi del 91% rispetto allo scorso anno. Volere è potere”. Così Matteo Salvini nel corso di un comizio a Pinzolo, in provincia di Trento. “Molti dicevano che non avremmo fatto nulla, che non saremo riusciti ad intervenire. Invece abbiamo dimostrato che si può fare, che in Italia si arriva con il permesso altrimenti si torna al proprio Paese”.
Salvini ha espresso solidarietà al sindaco Michele Cereghini, colpito da un provvedimento di divieto di dimora per un’indagine che riguarda anche un appalto per le luci natalizie.
“Neanche al peggior mafioso – ha detto il vicepremier leghista – viene vietato di tornare a dormire a casa sua e coi suoi figli per un eventuale problema di luci e addobbi natalizi. Mi sembrano provvedimenti esagerati e non so se sia un caso che mentre il centrodestra, e soprattutto la Lega, vincono e convincono in Trentino e in Italia, ci siano iniziative giudiziarie di questo genere”.
“Spero di incontrare” il sindaco “già oggi e di abbracciarlo”, ha detto ancora il ministro dell’Interno. “Io rispetto il lavoro dei giudici, spero che facciano in fretta e spero che il sindaco di Pinzolo, che conosco come una bravissima persona, possa dormire a casa sua e coi suoi figli il prima possibile”.
Guardando a Roma, Salvini non cede sui contenuti del decreto crescita, che dovrebbe sbloccare una norma sul debito del Campidoglio che è stata ribattezzata ‘salva-Roma’. Lo scontro polemico con gli alleati del M5S è in atto da giorni.
Tra i Comuni, ha spiegato in una dichiarazione al Tg1, “non ci sono quelli più belli e quelli più brutti”. “Anche perché, ripeto, a Roma – ha aggiunto – mi sembra ci sia un sindaco che non ha il controllo della città, dei conti, della pulizia, delle strade, delle case, quindi regali non ne facciamo“.