"Invece del rilancio, del rimpasto e del Letta-bis si e’ consumato un avvicendamento, tutto interno al Partito democratico, per la poltrona piu’ ambita di Palazzo Chigi. Ora non resta che augurarsi che gli eventi di queste settimane abbiano messo fine a un congresso permanente nel Partito democratico che il Paese ha gia’ pagato fin troppo caro, e possano riportare il percorso delle riforme nel giusto alveo: un alveo che parte dalla maggioranza ma che non deve disperdere il proficuo coinvolgimento di forze dell’opposizione". Lo scrive il ministro uscente per le Riforme, Gaetano Quagliariello, in una lettera aperta pubblicata sul sito del ministero.
"Questa e’ la ragione per la quale, in ogni caso, non ritengo utile proseguire nel mio impegno di ministro delle Riforme – prosegue Quagliariello -. D’altra parte, chi le riforme le vuole davvero, e non ne fa un problema di poltrone da mantenere o di meriti da rivendicare, non puo’ che prendere atto del nuovo contesto politico e agevolare questo percorso. Cio’ affinche’ il cammino delle riforme prosegua e per potervi partecipare con la necessaria liberta’, perche’ la forza delle proprie idee risulterebbe compressa in un ruolo non piu’ adatto al quadro attuale. E invece solo l’affermazione di idee e progetti maturati in questo tempo di governo potra’ dimostrare che i nove mesi e poco piu’ dell’esecutivo guidato da Enrico Letta non sono stati una stagione inutile ma la laboriosa gestazione di un’Italia nuova. Questo non e’ un epilogo scontato – conclude il ministro -. Se il nuovo governo di Matteo Renzi nascera’, c’e’ chi tra gli oppositori dell’esecutivo, con piu’ o meno consapevolezza, lavorera’ per portare indietro le lancette dell’orologio. Continuero’ a battermi con tutta la forza e il coraggio per impedirlo".
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