Giuseppe Conte, presidente M5S, parlando a Bari in conferenza stampa ha annunciato la fuoriuscita dei rappresentanti del suo partito dalla giunta regionale scossa dalle inchieste giudiziarie.
”Dobbiamo proporre un’Italia diversa da quella che propone Giorgia Meloni, una premier che solo qualche giorno fa non ha detto nulla per l’arresto di un esponente di Fratelli d’Italia a Palermo per voto di scambio politico-mafioso. Una premier che tace”.
Secondo l’ex presidente del Consiglio “una premier che non costringe alle dimissioni un suo ministro, come la Santanché, responsabile con circostanze documentate di una truffa sui fondi Covid ai danni dei lavoratori e dello Stato, è una premier che si assume una grave responsabilità”.
Per Conte Meloni è una premier “che quando c’è stato lo scioglimento a Foggia della Giunta per infiltrazioni mafiose non ci ha messo la faccia”.
“Noi dobbiamo far vincere l’Italia perbene, quella di chi si sta rassegnando. Il nostro obiettivo non è prendere qualche voto in più, noi vogliamo che tutta quella ampia platea di persone rassegnate che non va più a votare torni a votare”.
Forza Italia Puglia a M5S, ‘benvenuti all’opposizione’
“Benvenuti ai colleghi del M5s all’opposizione di Michele Emiliano. Noi da tempo denunciamo la logica di potere che orienta l’azione della maggioranza di governo della Regione ed oggi, finalmente, anche i colleghi pentastellati si accorgono che qualcosa non va. Meglio tardi che mai, dice il vecchio adagio e lo diciamo pure noi”. Così i consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba e Massimiliano Di Cuia.
“Una domanda, però, sorge spontanea: ora – aggiungono – che faranno alle prossime elezioni amministrative? Resteranno nelle alleanze con il Pd e tutto il centrosinistra con cui governavano la Regione fino a poche ore fa oppure, per coerenza, prenderanno altre decisioni? Questa è una domanda seria che rivolgiamo ai colleghi nella speranza, per il bene della Puglia, che abbiano il coraggio di andare fino in fondo e non stringere accordi – concludono – con le stesse persone dalle quali oggi prendono le giuste distanze”.