Domani, giovedì 6 novembre, il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI) di Genova ospiterà la proiezione del documentario “Oltre ogni confine”, realizzato dal regista Massimo Angelicola in occasione del decimo anniversario della Squadra Diaspora.
Il corto sarà visibile per tutti i visitatori, in loop per l’intera giornata, nella sala dedicata alle proiezioni temporanee al piano terra del museo.
Una data simbolica, che coincide con l’avvio – dieci anni fa – del percorso di Squadra Diaspora, progetto artistico e sportivo nato per raccontare la memoria e l’identità della grande emigrazione italiana nel mondo.
Per celebrare la ricorrenza, il MEI rinnova la collaborazione con il team, già avviata in occasione dell’ultima “partita simbolica”, ospitando in anteprima la visione del documentario. Una partnership che proseguirà nei prossimi mesi con nuovi progetti e iniziative previste per la prossima primavera.
Al centro del racconto c’è la maglia Diaspora, creata dall’artista Paolo Del Vecchio: un’opera d’arte indossabile, ispirata alle divise calcistiche del dopoguerra e al tempo stesso simbolo dei flussi migratori italiani del Novecento.
Il suo disegno, basato su dati reali sulla presenza italiana nel mondo, rappresenta un’onda: metafora del distacco, della memoria e del legame affettivo che unisce gli italiani oltre ogni confine.
Il progetto si inserisce nel percorso di ricerca del MEI dedicato al ruolo dello sport come specchio della vita delle comunità italiane all’estero.
Attraverso la storia dello sport – e in particolare del calcio – si possono leggere i processi di integrazione, le sfide e i successi delle generazioni di emigrati, in dialogo costante con le culture locali.
“Oltre ogni confine” ripercorre così il viaggio umano e artistico della Squadra Diaspora, dalle origini a Metz, città natale di Del Vecchio, fino alle tappe internazionali in Brasile, Perù, Stati Uniti, Australia, Svizzera, Francia e Germania. Le testimonianze raccolte lungo il cammino compongono un ritratto corale della diaspora italiana: un popolo unito da una maglia simbolica, che diventa memoria, identità e orgoglio condiviso.
Ogni anno la Squadra Diaspora si riunisce in un luogo diverso del mondo, scelto per il suo legame con la storia dell’emigrazione italiana. Gli incontri, curati da Del Vecchio, si trasformano in esperienze culturali e performative: visite, incontri, arte e una partita simbolica in cui ogni partecipante indossa la maglia d’arte e rende omaggio agli antenati migranti.
Un progetto che continua a unire, attraverso il linguaggio universale dello sport, le radici e le nuove generazioni degli italiani nel mondo.































